▼ Il tweet del giorno
Berlusconi: "Presidente della Convenzione? Solo una battuta". Come quando prometteva un milione di posti di lavoro ed il rimborso dell'IMU.
— Il Triste Mietitore (@TristeMietitore) 08 maggio 2013
giovedì 28 luglio 2011
Prossimamente: Alberto D´Ottavi @dottavi
Il nostro prossimo intervistato sarà Alberto D'Ottavi, giornalista di tecnologia, consulente, blogger e professore di ruolo presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.
Alberto lavora all'intersezione di tecnologia, Internet e media, studiandone l'impatto culturale e sociale. Fondatore di infoservi.it, è stato elencato da Edelman tra i 1000 Top Tech Influencers su Twitter.
In passato ha collaborato con diversi giornali in qualità di giornalista freelance, tra cui Il Sole 24 Ore Nòva, L'Espresso, Il Secolo XIX, Corriere delle Comunicazioni, PC Professionale, solo per citarne alcuni.
Ha fatto carriera nel giornalismo informatico, e infatti è stato direttore delle versioni italiane di ZDNet.com e Computer Bild, per poi decidere di diventare indipendente.
E' l'autore di libri come Web 2.0 – Le meraviglie della nuova Internet e Come si fa un Blog 2.0, in cui tratta in maniera molto dettagliata l'utilizzo dei nuovi strumenti sia da parte dei privati, sia da parte delle aziende.
Attualmente si occupa di Digital Strategy e insegna presso la Scuola di Media Design e Arti Multimediali di NABA, dove è titolare della cattedra di Tecniche dei Nuovi Media Integrati e tiene il corso di Web 2.0 e Media Partecipativi.
Co-fondatore della start-up Blomming, nata nel 2009 e una delle prime aziende europee a basarsi la propria attività sul social commerce, ha trattato tutti i problemi di customer development (marketing e comunicazione, contenuti e community, social media, etc.).
Avremo il piacere di parlare con Alberto e farci un'idea più chiara del quadro italiano ed europeo per quel che riguarda l'utilizzo dei social media da parte delle aziende, sia per quanto riguarda i blog che l'implementazione di soluzioni di social commerce.
Infine parleremo di Blomming, come è nato e come si posiziona tra le realtà aziendali online italiane e non.
Naturalmente, se volete proporre una domanda da fare durante l'intervista, compilate semplicemente il form qui sotto!
Maria Petrescu
Coming up next: Alberto D'Ottavi
Our next interview will be with Alberto D'Ottavi, technology journalist, digital strategy consultant, blogger and tenured professor at NABA, in Milan.
Alberto works at the intersection of technology, Internet and media, studying its social and cultural impact. Founder of Infoservi.it, he has been cited as one of the 1000 Top Tech Influencers on Twitter by Edelman.
He has worked as a freelance journalist for papers like Il Sole 24 Ore Nòva, L'Espresso, Il Secolo XIX, Corriere delle Comunicazioni, PC Professionale, just to name a few.
After making a carreer in informatic journalism - he has been the editor of the italian editions of ZDNet.com and Computer Bild, he decided to become independent.
He is the author of books like Web 2.0 - The wonders of the new Internet and How to make a 2.0 blog, in which he explains in a very detailed manner how to use the new tools offered by the web, whether you're a blogger or a company.
Now he is a Digital Strategy Consultant and teaches at the School of Media Design and Multimedia Arts at NABA, where he is a full professor of Integrated New Media Techniques and holds the class of Web 2.0 and Participatory Media.
He is also co-founder of the start-up Blomming, born in 2009, one of the first European companies to work on social commerce, in which he has worked on all the customer development issues (marketing & communication, content & community, social media etc.).
We will have the pleasure of talking with Alberto and get a clearer idea of the Italian and European picture when it comes to social media usage by companies, both for blogs and the implementation of social commerce solutions.
Last, but not least, we will talk about Blomming, how it was born and where it stands among the online business realities, both in Italy and abroad.
As usual, if you want to ask a question, please fill the form above!
Maria Petrescu
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domenica 24 luglio 2011
Intervistato.com | Arianna Ciccone @_arianna
Arianna Ciccone, fondatrice dell'IJF, ci ha illustrato le sue riflessioni in merito all'uso dei social media nel giornalismo e nella politica e come questi si stanno evolvendo grazie ai nuovi strumenti.
Qualche giorno fa abbiamo avuto il piacere di intervistare Arianna Ciccone, nota giornalista italiana nonché ideatrice del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia.
Uno dei temi principali che abbiamo affrontato insieme è stato quello dell'utilizzo dei social media e della loro integrazione con il giornalismo "tradizionale", realtà che ormai si configura come un'importante opportunità di mutuo arricchimento. [video]
Durante l'intervista Arianna ha portato un esempio eloquente, quello della piattaforma Ushahidi, nata in Kenya dopo che i media tradizionali erano stati messi a tacere dal regime per poi procedere alla strage di civili conseguente alle elezioni.
La piattaforma è nata con l'intento di permettere agli stessi cittadini di segnalare le notizie via sms, garantendo così la diffusione di informazioni che altrimenti non sarebbero mai arrivate all'attenzione dei media internazionali.
Il New York Times l'ha definita il regalo che l'Africa ha fatto alla Silicon Valley, ed è poi stata ripresa con la stessa logica per l'emergenza di Haiti, per lo tsunami in Giappone e anche per l'emergenza rifiuti a Napoli, proprio su iniziativa di Valigia Blu.
I social media, quindi, come vero e proprio futuro dell'informazione, anche perché non è più pensabile limitarsi all'informazione calata dall'alto (mainstream), generalmente a senso unico, ma è molto probabile che questa venga arricchita dai contributi dei lettori (user generated content) che diventano in questo modo produttori di notizie. [video]
Un altro argomento è stato quello della "malattia" del giornalismo italiano, che consiste nel non fare le domande, fenomeno la cui causa prima è stata individuata da Arianna nell'eccessiva vicinanza dei giornalisti al potere.
Come sosteneva infatti Tiziano Terzani, i giornalisti non devono avvicinarsi troppo al potere. [video]
Un possibile modello per ovviare a questo genere di problemi sarebbe quello adottato da ProPublica, peraltro il primo sito online a ricevere un premio Pulitzer. Fondato da Paul Steiger, ex direttore del Wall Street Journal, e finanziato dalla Sandler Foundation, è uno dei migliori giornali investigativi indipendenti ad oggi. [video]
Infine Arianna ci ha raccontato in maniera dettagliata la sua posizione sulla vicenda, molto dibattuta in rete in questi ultimi giorni, di Spider Truman.
A suo avviso i contenuti presentati dal sedicente precario sono molto fragili, considerando che informazioni sulla casta e sui privilegi ad essa riservati sono state pubblicate a suo tempo in maniera approfondita e sistematica, sia dall'Espresso, sia nel libro di Stella e Rizzo.
Arianna ha subito pubblicato un articolo su Valigia Blu, in cui manifestava la sua perplessità e i suoi dubbi sulla vicenda, soprattutto per quel che riguardava la questione dell'anonimato, inaccettabile se dietro il personaggio si cela un'operazione di marketing politico che viene manovrata dall'alto.
I dubbi non hanno fatto che aumentare dopo la pubblicazione dell'intervista a Gianfranco Mascia sul Fatto Quotidiano, intervista ripresa da Luca Sofri in un articolo che titola: "Spider Truman non esiste".
Che sia una vicenda da chiarire è indubbio: Arianna ha segnalato anche il bell'articolo di Massimo Mantellini, che spiega perché un'operazione del genere è "un male" per la Rete. [video]
"Si tratta di una battaglia di civiltà e di cultura digitale", e probabilmente questo è il pensiero portante di questa intervista che ha toccato molti punti cruciali riguardanti le problematiche dell'informazione in Italia, la storia dietro la fondazione del Festival del Giornalismo di Perugia e di Valigia Blu, e persino la "dieta mediatica" quotidiana di Arianna: social media e giornali, sia cartacei che online (lei stessa ha caldamente consigliato Linkiesta, serio e ricco di contenuti). [video]
Naturalmente le domande che ci avete inviato hanno ricevuto ampie risposte, una della quali ha costituito lo spunto per parlare dei reportage di Valigia Blu a un anno dal terremoto a L'Aquila e sull'"Inferno di Terzigno", entrambi poi ripresi da Alessandro Gilioli su L'Espresso. [video]
Infine abbiamo intravisto un piccolo spiraglio di quelle che saranno le novità e gli eventuali ospiti del prossimo Festival del Giornalismo. [video]
Buona visione!
Maria Petrescu
Intervistato.com | Arianna Ciccone
A few days ago we had the pleasure of interviewing Arianna Ciccone, a famous Italian journalist and the founder of the International Journalism Festival in Perugia.
One of the topics we have talked about was the use of social media and their integration with "traditional" journalism, a reality that seems to be more and more an important opportunity of mutual enrichment. [video]
During the interview Arianna has brought a very clear example, the Ushahidi Platform, which was created in Kenya after the regime had silenced all media and started killing civilians after the 2007 elections.
The platform was born with the intent of allowing citizens to send news via sms, guaranteeing the spread of information that otherwise would never have been brought to the attention of international media.
The New York Times has defined it Africa's gift to Silicon Valley, and has then been used with the same intent during the Haiti emergency, the tsunami in Japan and the trash emergency in Naples, which was created by Valigia Blu.
Social media seen as the future of information, because it's no longer possible to accept mainstream, top-down, one way information: most likely it will be enriched by the contributions of readers (user generated content) who become news generators themselves. [video]
Another topic was the "disease" of Italian journalism, which consists in not asking questions, a phenomenon which, in Arianna's opinion, is caused by the fact that journalists are very close to power.
As Tiziano Terzani said, journalists must non get too close to power. [video]
A possible model to avoid this kind of problem would be the one adopted by ProPublica, the first online website that has ever received the Pulitzer Prize. Founded by Paul Steiger, former editor of the Wall Street Journal, and financed by the Sandler Foundation, it is one of the best independent, non-profit newsrooms that produces investigative journalism in the public interest. [video]
Arianna has explained in depth her opinion about the very debated story of Spider Truman. In her opinion the content that was brought by the so-called former precarious employee are extremely fragile, considering that the informations about the caste and its privileges have been published in a systematic and detailed manner both by Espresso and in Stella and Rizzo's book.
Arianna published a post on Valigia Blu in which she expressed her bewilderment and her doubts on the story, especially on the anonimity aspect, which is unacceptable if behind it there is a political marketing operation which is maneuvered from above.
The doubts have started being even more after the publication of an interview to Gianfranco Mascia on the Fatto Quotidiano, an interview which was cited by Luca Sofri in an article titled "Spider Truman doesn't exist".
It is most certainly a story that must be cleared: Arianna has also cited the great post by Massimo Mantellini, who explains why an operation like this is bad for the Web. [video]
"It's a battle of civilization and digital culture", and this is most probably the backbone of this interview that has touched many crucial aspects of information in Italy, the story behind the foundation of the International Journalism Festival and of Valigia Blu, and even Arianna's "media diet": social media and newspapers, both paper and online (she has suggested Linkiesta, a serious and rich in content online newspaper). [video]
Of course, the questions you have sent have received their answers, one of which was the cue to talk about Valigia Blu's reportage made one year after the earthquake in L'Aquila and the one about the Hell of Terzigno, both cited by Alessandro Gilioli on L'Espresso. [video]
Last but not least, Arianna has given us a few hints about what will probabily be the innovations and possible guests of the next Internation Journalism Festival. [video]
Enjoy!
Maria Petrescu
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martedì 19 luglio 2011
Intervistato.com | Luca Conti @pandemia
Durante quest'intervista con Luca Conti abbiamo parlato di social media e come questi influenzano il giornalismo, le aziende e la politica.
In primo luogo Luca ha delineato il quadro generale per quel che riguarda l'utilizzo dei nuovi strumenti della rete nel giornalismo. Si è parlato di Twitter, delll'ipotesi di un giornalismo "generato dal basso" e quindi della necessità di saper ben selezionare le fonti in rete, usando la stessa metodologia del giornalismo "tradizionale".
A questo proposito non ho potuto fare a meno di chiedere come si posiziona l'Italia rispetto al resto d'Europa ed agli Stati Uniti, e il suo punto di vista apre interessanti spunti di riflessione. [video]
Inoltre abbiamo parlato delle opportunità offerte dall'uso dei social network all'interno delle aziende, e la reale possibilità di implementare una soluzione di questo genere in analoghe realtà italiane. Chiaramente in questo contesto si inserisce una componente culturale difficile da ignorare, e Luca ne ha spiegato in maniera dettagliata i vantaggi ed i limiti. [video]
Ho chiesto a Luca com'è vista l'Italia dall'estero, soprattutto per quanto concerne la situazione politica. Disinformazione, disinteresse, mancanza di curiosità e allontanamento dei giovani dalla politica sono stati alcuni dei temi toccati durante l'intervista. [video]
Infine ho chiesto a Luca di raccontare qualcosa riguardo al suo viaggio in Afghanistan, ovvero i cinque giorni passato insieme alle truppe NATO come blogger embedded. Un'esperienza decisamente unica, di cui Luca ci ha raccontato i dettagli in maniera più approfondita. [video]
Naturalmente le domande che voi ci avete inviato hanno trovato ampia risposta, soprattutto nella parte finale dell'intervista.
Buona visione!
Maria Petrescu
Photo credit: Flod
Intervistato.com | Luca Conti
Last week we had the pleasure of interviewing Luca Conti, and we faced several topics linked to journalism and social media.
First of all, Luca has described the general picture of using the new tools offered by the web in journalism. We talked about Twitter, the possibility of a new kind of bottom-up journalism, citizen journalism, and the need to carefully select the sources on the web using the same methods that were used by traditional journalism.
I couldn't help myself from asking how Italy stands on this matter, compared to Europe and the United States, and his point of view is definitely interesting. [video]
We have talked about the opportunities offered by the use of social networks inside companies, and the real possibility of implementing a solution like this in Italian realities. Of course in this context there is a cultural component that is difficult to ignore, and Luca has explained its advantages and limits extensively. [video]
I asked Luca how Italy is seen from outside, especially regarding the political situation. Disinformation, lack of interest and the lack of curiosity of young people when it comes to politics have been a few of the topics we have discussed during the interview. [video]
Finally I asked Luca to tell us more about his trip to Afghanistan, the five days he spent with the NATO troups as an embedded blogger. An unique experience that has been described in more detail. [video]
Of course, the questions you have sent us have been answered extensively, especially in the final part of the interview.
Maria Petrescu
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sabato 16 luglio 2011
Prossimamente: Arianna Ciccone @_arianna
La nostra prossima intervistata sarà Arianna Ciccone, giornalista italiana nota per essere la co-fondatrice del Festival del Giornalismo di Perugia, che sarebbe più corretto chiamare International Journalism Festival.
Laureata in Filosofia all'Università degli Studi di Napoli 'Federico II', si trasferisce in Umbria dove comincia ad occuparsi attivamente di giornalismo. E' la co-fondatrice dell'agenzia di comunicazione "Il Filo di Arianna", nata nel 2000.
Nel 2006 fonda, insieme a Christopher Potter, il Festival del Giornalismo di Perugia, destinato a diventare in pochi anni il più importante evento giornalistico in Italia. L’edizione del 2010 con oltre 120 eventi distribuiti in cinque giorni, 300 speakers, più di 250 giornalisti, blogger, freelance accreditati e oltre 200 volontari da tutto il mondo ha registrato in totale circa 30.000 presenze, tra cui nomi come Al Gore e Roberto Saviano.
Dato che l'evento è stato pubblicizzato soltanto attraverso i social media, il successo ottenuto è ancora più strabiliante.
Nel 2010 Arianna, insieme ad altri collaboratori, apre il sito Valigia Blu, che prende il nome dalla valigia usata per trasportare le 154.000 firme di cittadini alla redazione della RAI dopo la notizia (falsa) della assoluzione di Mills, che in realtà era una prescrizione.
Come Arianna stessa scrive sul sito, Valigia Blu continuerà a viaggiare e "a far sentire la voce di cittadini perbene che vogliono portare avanti una battaglia culturale per un'informazione corretta, una Rai libera dai partiti, e tutto questo utilizzando un linguaggio che recuperi la bellezza della parola, senza sberleffi, senza nomignoli, senza urla, senza barzellette, senza aggressività, ma con determinazione, rispetto e trasparenza."
Avremo l'occasione di chiacchierare con lei, emblema di un modo di fare giornalismo straordinariamente vicino ai cittadini.
Naturalmente, se avete domande da proporre, compilate semplicemente il form qui sotto!
Maria Petrescu
Coming up soon: Arianna Ciccone
Our next interview will be with Arianna Ciccone, an Italian journalist from Naples, famous for being the co-founder of the International Journalism Festival in Perugia.
After the degree in Philosophy at the Federico II University of Naples, she moved to Umbria where she enters the world of journalism. She is also the co-founder of the communication agency "Arianna's Thread", which was founded in 2000.
In 2006 she co-founded the International Journalism Festival in Perugia, together with Christopher Potter. The event grows to be the most important journalistic event in Italy. The 2010 edition was a mindblowing success with more than 120 events in 5 days, 300 speakers, more than 250 journalists, bloggers, freelance and more than 200 volunteers from all over the world. The participants were about 30.000, counting names as Al Gore and Roberto Saviano.
Since the event was only publicized using social media, the success it obtained is even more amazing.
In 2010 Arianna and other collaborators open the website "Blue Suitcase", which takes the name of the suitcase she used to carry 154.000 citizen signatures to RAI, after the national TV channel communicated the false news of Mills' "not guilty" verdict, when in fact the offense was prescripted.
As Arianna herself writes on the website, "Blue Suitcase" will continue to travel and make the voice of decent citizens heard, people who want to continue this cultural battle for correct information, a free from parties RAI, using a language that discovers the beauty of words again, without making a face at somebody, without nicknames, without screaming, without jokes, without aggressiveness, but with determination, respect and transparency.
We'll have the chance to talk with her, the symbol of a new journalism, extraordinarily close to the citizens.
As always, if you have any questions, just fill in the form above!
Maria Petrescu
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giovedì 14 luglio 2011
Prossimamente: Luca Conti @pandemia
Luca Conti, il nostro prossimo intervistato, è un blogger e giornalista italiano che da anni si occupa di web 2.0, tecnologia ed Internet.
Nel corso degli anni ha collaborato con diverse piattaforme online in qualità di Internet PR Consultant, Senior Consultant & Community Manager e Web 2.0 Analyst, solo per citarne alcune.
Luca è anche l'autore di "Fare business con Facebook" e "Comunicare con Twitter", due testi sull'utilizzo dei social media per le aziende, pubblicati per Hoepli: è infatti editore ed autore per la collana "Internet and Marketing".
Autore di Pandemìa.info, uno dei blog italiani più conosciuti, è senz'altro un profondo conoscitore delle dinamiche della rete italiana, specialmente per quel che riguarda i social media e il web 2.0.
Tornato recentemente da un viaggio di 5 giorni in Afghanistan in qualità di blogger embedded con le truppe NATO, dettagliatamente descritto nel suo blog, Luca ci parlerà dello scenario italiano per quel che concerne i social media, l'utilizzo degli stessi in ambito giornalistico e aziendale, nonché di possibili strategie per ottimizzarne l'efficacia.
Naturalmente, se volete proporre una domanda da porgli durante l'intervista, compilate semplicemente il form qui sotto!
Maria Petrescu
Coming up soon: Luca Conti
Very soon we will be interviewing Luca Conti, an Italian blogger and journalist that has been working with web 2.0, technology and Internet for years.
After graduating in Environmental Sciences at the University of Urbino, he first starts working at the WWF Regional Secretariat and then collaborates with several newspapers, such as Il Messaggero and Nòva, the technology Sole 24 Ore insert.
During the last few years he has collaborated with several online platforms in quality of Internet PR Consultant, Senior Consultant & Community Manager and Web 2.0 Analyst, just to name a few.
Luca is also the author of "Doing business with Facebook" and "Communicating with Twitter", two books about the usage of social networks for companies, published with Hoepli: he is in fact Editor and Author for the "Internet and Marketing" book series.
He is also the author of Pandemìa.info, one of the most renown Italian blogs, and has without a doubt a great knowledge of the Italian blogosphere dynamics, especially regarding social media and web 2.0.
Recently returned to Italy from a 5 days journey in Afghanistan as an embedded blogger with the NATO troups, which he has accurately described in his blog, Luca will talk about the Italian scenario regarding social media and their use in journalism and inside companies, and possible strategies to optimize their effectiveness.
As always, if you want to ask him a question, just fill in the form above.
Maria Petrescu
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mercoledì 13 luglio 2011
Intervistato.com | Dan Ariely @danariely
Abbiamo avuto il piacere di avere con noi Dan Ariely, Professore di Psicologia ed Economia Comportamentale alla Duke University, con cui abbiamo trattato una serie di argomenti legati alle applicazioni che la ricerca può trovare in ambito commerciale.
In primo luogo è stato affrontata la questione dell'utilità della ricerca in psicologia per le aziende, e quali argomenti sarebbero i più importanti per queste ultime. Dan ha parlato di motivazione come l'aspetto più importante da indagare quando si vuole davvero portare l'innovazione all'interno della propria organizzazione. [video]
Non solo, non ho potuto fare a meno di chiedere se la "disconnessione" tra scienza e aziende verrà mai risolta, e la risposta è stata una lucida analisi delle differenze tra i comportamenti di aziende grandi, con una certa tradizione, e quelli delle start-up per quel che concerne l'adozione di nuove strategie basate sulla ricerca psicologica e socio-psicologica. [video]
Un altro tema controverso che ho voluto affrontare è stato quello della generalizzabilità, ovvero validità esterna degli esperimenti, in quanto alcune aziende rifiutano di affidarsi a risultati che non ritengono possano valere al di fuori dei laboratori in cui le ricerche vengono fatte. [video]
Non poteva mancare qualche domanda sulle ricerche cross-culturali e sulle somiglianze e differenze tra esseri umani, che hanno poi portato la discussione sul tema del neuromarketing, argomento tanto affascinante quanto dibattuto.
Dan ha spiegato i vantaggi e i limiti di questo tipo di ricerca: a suo avviso, per quanto sia promettente, rischia di non avere successo perché le tecniche scientifiche ancora non sono ad oggi all'altezza per sfruttare il metodo in ambito commerciale. [video]
Naturalmente sono state fatte anche le domande che voi ci avete inviato, e che hanno trovato ampie risposte nelle parti 3 e 4 dell'intervista. [video]
Abbiamo concluso parlando della cosiddetta "pigrizia cognitiva" e le sue conseguenze sui nostri acquisti, sulle nostre decisioni, sia piccole che grandi, delle ultime novità nel campo della ricerca nel decision making, delle strategie HR aziendali e di emotional advertising. [video]
Infine Dan ci ha brevemente raccontato di che cosa si sta occupando al momento al centro di ricerca "Center for Advanced Hindsight". [video]
Se volete partecipare a una delle ricerche cross-culturali di Dan, seguite questo link e compilate il form.
Un piccolo gesto per voi, un grande passo per la scienza.
Maria Petrescu
Intervistato.com | Dan Ariely
We had the pleasure of having with us Dan Ariely, Professor of Psychology and Behavioral Economics at the Duke University, and we talked about a series of topics linked to the applications psychological research might find in commercial domains.
First of all we treated the question of the utility of research in psychology for companies, and what topics companies might find most important to study. Dan talked about motivation as the key aspect to hold in mind when you really want to bring innovation inside your organization. [video]
Furthermore, I couldn't help myself from asking if the "disconnect" between science and businesses is ever going to be solved. The answer was a very clear analysis of differences between the behavior of big companies, that have a tradition, and those of start-ups, when it comes to the adoption of new strategies based on psychological and socio-psychological research. [video]
Another controverse topic I wanted to discuss was the external validity of experiments, because many companies refuse to base their change on results they don't believe can be valid outside the labs the research was conducted in. [video]
There were of course a few questions about cross-cultural research and the similarities and differences between human beings, that then brought the discussion to "neuromarketing", a topic as fascinating as debated.
Dan explained the advantages and limitations of this type of approach: in his opinion, as promising as neuromarketing is, it risks to be a failure because scientific techniques at the moment aren't ready to bring this method to a commercial use. [video]
The questions you have proposed have also been asked, the answers can be found in part 3 and 4 of the interview. [video]
We finished talking about the so called "cognitive lazyness" and its consequences on our purchase intentions, on our decisions, both big and small, the last news in the field of decision making, HR business strategies and emotional advertising. [video]
Finally Dan has briefly explained what he's working on at the moment at the "Center for Advanced Hindsight" research center. [video]
If you want to participate in Dan's cross-cultural research, just follow this link and fill the form.
One small thing to do for you, a big step for science.
Maria Petrescu
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martedì 5 luglio 2011
Prossimamente: Dan Ariely @danariely
Fra pochi giorni intervisteremo il Professor Dan Ariely, psicologo sociale nonché Professore di Psicologia ed Economia comportamentale alla Duke University.
Insegna alla Fuqua School of Business, il Centro di Neuroscienze Cognitive, la Scuola di Medicina e il Dipartimento di Economia. E' anche un membro fondatore del Center for Advanced Hindsight.
Dan si occupa di neuromarketing, decision making, motivazione e irrazionalità nelle prese di decisione: il suo lavoro si colloca esattamente all'intersezione tra la psicologia e il business, e le sue ricerche hanno poi portato, in alcuni casi, a cambiare il modo di gestire le aziende.
Il famoso talk "Dan Pink e la sorprendente scienza della motivazione", di Dan Pink al TED, si basava appunto sulle ricerche sulla motivazione cross culturali di Dan.
Dan Ariely è l'autore di Prevedibilmente Irrazionale: Le forze nascoste che influenzano le nostre decisioni, bestseller del New York Times, e di L'altro lato dell'irrazionalità: i modi inaspettati in cui sfidiamo la logica a casa e al lavoro.
Avremo modo di parlare delle dinamiche del neuromarketing, dei vantaggi che la ricerca scientifica può rappresentare per le aziende. Trovare il modo per applicare le scoperte della ricerca in psicologia ad aspetti pragmatici, legati al business, è un argomento che molti stanno indagando in questo periodo. Dan è considerato l'economista comportamentale più influente: ci spiegherà quali sono gli aspetti positivi e i limiti di questo tipo di approccio.
E' stato ospite al TED, dove ha parlato di comportamento irrazionale.
Naturalmente, se avete delle domande da proporre, compilate semplicemente il form qui sotto.
Coming up soon: Dan Ariely
In a few days we will interview Professor Dan Ariely, social psychologist and the James B. Duke Professor of Psychology and Behavioral Economics at the Duke University, where he holds appointments at the Fuqua School of Business, the Center for Cognitive Neuroscience, the School of Medicine, and the department of Economics. He is also a founding member of the Center for Advanced Hindsight.
Dan works with neuromarketing, decision making, motivation and irrationality in decision making: his work is exactly at the intersection of psychology and business, and his research has sometimes brought companies to change they way they function. Dan Pink's famous talk "Dan Pink on the Surprising Science of Motivation" at TED was based on Dan Ariely's cross cultural research on motivation.
Dan Ariely is the author of the New York Times bestseller Predictably Irrational: The Hidden Forces That Shape Our Decisions and The Upside of Irrationality: The Unexpected Benefits of Defying Logic.
We'll have the chance to talk about the dynamics of neuromarketing and the advantages scientific research can represent for companies. Finding the right way to apply the findings of research in psychology to pragmatic aspects, linked to business, is one topic that many are investigating. Dan is considered the most influential behavioral economist: he will explain to us the advantages and the limits of this kind of approach.
He has also been a guest at TED, where he talked about irrational behavior.
And of course, if you have any questions, please fill the form above.
Maria Petrescu
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domenica 3 luglio 2011
Intervistato.com | Paul Marsden @marsattacks
Con Paul Marsden, psicologo sociale ed esperto di social media marketing, abbiamo parlato di nuovi media, gamification, e il modo in cui i nuovi strumenti cambiano la società, dal marketing alla Primavera Araba.
Intervistato.com apre con la prima intervista a Paul Marsden, esperto di social media marketing, che abbiamo già avuto modo di presentare nel precedente post.
Abbiamo chiesto a Paul di spiegarci qual è lo stato dell'arte per quanto riguarda il social commerce, un argomento caldo soprattutto in questo periodo. Secondo Marsden i prodotti si propagano attraverso un meccanismo di passaparola e imitazione, dunque una prima forma di commercio "sociale" usando piattaforme online si configurerebbe quindi come un'evoluzione naturale del commercio tradizionale. [video]
Paul ha anche spiegato le differenze tra Facebook commerce, mobile commerce e servizi basati sulla geolocalizzazione, che permettono di avere contenuto contestualmente rilevante usando un dispositivo mobile dotato di GPS. [video]
Paul ha anche spiegato le differenze tra Facebook commerce, mobile commerce e servizi basati sulla geolocalizzazione, che permettono di avere contenuto contestualmente rilevante usando un dispositivo mobile dotato di GPS. [video]
Anche la questione della "democratizzazione" interna delle aziende attraverso l'utilizzo di piattaforme sociali interne orizzontali è stata affrontata con Paul che ha illustrato la sua visione, mettendo da una parte l'innegabile vantaggio di avere uno strumento che permetta alle buone idee di emergere, e dall'altro la necessità di una classica struttura gerarchica che fa sì che le aziende possano funzionare. Abbiamo proseguito parlando di differenze culturali nell'adozione e nell'utilizzo dei social media nel vecchio e nel nuovo continente, considerando quali possano essere le migliori strategie cross-culturali e quanto le differenze pesino rispetto alle somiglianze tra le persone, in qualsiasi parte del mondo queste si trovino. [video]
Non ho resistito a chiedere qualche cosa riguardo il concetto di "crowdsourcing" e quindi di "social journalism", strumenti con un grande potenziale, ma che avrebbero ancora dei limiti intrinseci da non sottovalutare. Paul ha parlato anche della sua personale esperienza con strategie basate sulla cosiddetta "gamification", che prevede l'utilizzo di dinamiche del gioco per implementare strumenti che possano coinvolgere i clienti. Ho trovato il suo punto di vista molto interessante, perché in Italia non vi sono ancora dei modelli strutturati e maturi; siamo ancora molto lontani da capire cosa possa funzionare e che cosa, invece, resti solo una trovata di marketing. [video]
Infine abbiamo avuto un interessante scambio riguardante le potenzialità di Twitter come mezzo di diffusione di informazioni, il fenomeno della "Primavera Araba", ma anche i suoi limiti di strumento orizzontale non verificato, e la sua conseguente scarsa attendibilità come fonte.
Abbiamo dunque concluso parlando di tecnologie "verdi", altro argomento che diventerà sempre più rilevante nel tempo, con il progressivo esaurimento delle risorse energetiche. [video]
Vi invito dunque a guardare l'intervista integrale e naturalmente a visitare il sito di Paul, www.viralculture.com, e il suo ottimo blog, www.socialcommercetoday.com.
Intervistato.com | Paul Marsden
Intervistato.com opens with the first interview with Paul Marsden, social media marketing expert, who we have already presented in our previous post.
We asked Paul to explain what the state of the art is regarding social commerce, a hot topic in this last period.
According to Marsden products spread through a mechanism of word-of-mouth and imitation through social networks, so one first form of "social" commerce using online platforms seems to be the natural evolution of traditional commerce. [video]
Paul has also explained the differences between Facebook commerce, mobile commerce and location based services, which allow you to get contextually relevant content using a mobile device with GPS. [video]
The issue regarding the internal "democratization" within companies, using internal, horizontal social platforms, has also been discussed. Paul has explained his view, considering on the one side the undeniable advantage of having a tool capable of letting good ideas emerge, and on the other the need of a classic hierarchic structure that actually allows companies to function.
We have talked about cultural differences in the adoption and usage of social media in the old and the new continent, considering what the best cross-cultural strategies might be and whether differences among people are actually more important than similarities. [video]
I couldn't help myself, so I asked him what he thinks about "crowdsourcing", and "social journalism", tools with a great potential, but with intrinsec limits we should not underestimate.
Paul has also talked about his personal experience with strategies based on the so called gamification, which is about using game dynamics to implement tools to engage customers. I think his point of view is very interesting because in Italy there aren't any structured and mature models: we're far from understanding what really might work and what is just a promotional gimmick. [video]
Finally we had an interesting exchange of opinions regarding the potential of Twitter as an information outlet, the "Arab Spring" phenomenon, but also its limits as a horizontal unverified tool, and its scarce credibility as a source.
We finished the interview talking about green technology, another topic that will become more and more relevant in time, considering the progressive exhaustion of energetic resources. [video]
I invite you to watch the whole interview and of course, visit Paul's website www.viralculture.com and his great blog, www.socialcommercetoday.com.
Intervistato.com | Paul Marsden
Intervistato.com opens with the first interview with Paul Marsden, social media marketing expert, who we have already presented in our previous post.
We asked Paul to explain what the state of the art is regarding social commerce, a hot topic in this last period.
According to Marsden products spread through a mechanism of word-of-mouth and imitation through social networks, so one first form of "social" commerce using online platforms seems to be the natural evolution of traditional commerce. [video]
Paul has also explained the differences between Facebook commerce, mobile commerce and location based services, which allow you to get contextually relevant content using a mobile device with GPS. [video]
The issue regarding the internal "democratization" within companies, using internal, horizontal social platforms, has also been discussed. Paul has explained his view, considering on the one side the undeniable advantage of having a tool capable of letting good ideas emerge, and on the other the need of a classic hierarchic structure that actually allows companies to function.
We have talked about cultural differences in the adoption and usage of social media in the old and the new continent, considering what the best cross-cultural strategies might be and whether differences among people are actually more important than similarities. [video]
I couldn't help myself, so I asked him what he thinks about "crowdsourcing", and "social journalism", tools with a great potential, but with intrinsec limits we should not underestimate.
Paul has also talked about his personal experience with strategies based on the so called gamification, which is about using game dynamics to implement tools to engage customers. I think his point of view is very interesting because in Italy there aren't any structured and mature models: we're far from understanding what really might work and what is just a promotional gimmick. [video]
Finally we had an interesting exchange of opinions regarding the potential of Twitter as an information outlet, the "Arab Spring" phenomenon, but also its limits as a horizontal unverified tool, and its scarce credibility as a source.
We finished the interview talking about green technology, another topic that will become more and more relevant in time, considering the progressive exhaustion of energetic resources. [video]
I invite you to watch the whole interview and of course, visit Paul's website www.viralculture.com and his great blog, www.socialcommercetoday.com.
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