Amedeo si occupa principalmente di problemi all'interfaccia tra la fisica fondamentale e la cosmologia, tra i quali lo studio dell'universo primordiale e l'indagine sulla natura della materia e dell'energia oscura.
Ha pubblicato oltre settanta articoli scientifici su riviste scientifiche internazionali, e decine di atti di conferenze e contributi a volumi.
Negli ultimi anni, accanto all'attività di ricerca e insegnamento, ha iniziato a occuparsi di divulgazione scientifica, attraverso libri, articoli, conferenze pubbliche e interventi su radio e tv. Dal 2006 cura Keplero.org, uno dei più seguiti blog scientifici italiani.
E' stato "astrofisico di riferimento" della trasmissione radiofonica Condor su Radio2, e attualmente continua l'esperienza su Radio Deejay, con Matteo Curti e il Trio Medusa.
Amedeo deals mainly with problems at the interface between fundamental physics and cosmology, among which the study of the primordial universe and the study of the nature of matter and dark energy.
He has published more than 70 scientific articles on international scientific magazines, and dozens of acts of conferences and contributions to books.
During the last few years, along with the activities of research and teaching, he started to deal with scientific disclosure through books, articles, public conferences and radio and tv participations.
In 2006 he founded he is the author of Keplero.org, one of the most popular Italian scientific blogs.
He has been the "reference astrophysicist" in the radio show Condor on Radio2, and now he continues the experience on Radio Deejay with Matteo Curti and the Trio Medusa.
Andrea Giannangelo, fondatore di Iubenda, ci ha raccontato come è nata la sua startup, un servizio di creazione automatica di privacy policy, come ha ottenuto i finanziamenti per farla partire e quali sono le prospettive per l'evoluzione delle sue funzionalità.
StartupID è la rubrica realizzata in collaborazione con Indigeni Digitali e dedicata al mondo delle startup.
La terza intervista della rubrica StartupID è con Andrea Giannangelo di Iubenda.
Dopo una lunga esperienza come sviluppatore di siti web, Andrea ha riscontrato un problema molto comune: ogni sito web e applicazione mobile ha bisogno per legge di un'informativa privacy, ovvero di una privacy policy.
La sua idea, dunque, era di trovare una soluzione che permettesse di risolvere definitivamente questo problema senza bisogno di ricorrere a una consulenza giuridica, ma di assemblarlo in maniera autonoma grazie a un generatore automatico web-based.
L'informatica viene quindi assemblata come un puzzle: l'utente deve semplicemente indicare quali servizi vengono utilizzati dal sito web in questione, come ad esempio servizi di statistica (Google Analytics) oppure pubblicitari (AdSense).
Iubenda permette dunque di comporre in maniera modulare il documento giuridico, gestendo anche l'aspetto di manutenzione e aggiornamento, e di integrarlo sul proprio sito attraverso una stringa di codice.
Il meccanismo quindi è molto simile a quello di Creative Commons. [video]
I numeri di Iubenda sono piuttosto promettenti. Il servizio è stato lanciato 3 mesi fa, conta 2500 utenti in lista d'attesa, un centinaio di siti web in beta e un milione di pagine visualizzate. [video]
Per quel che riguarda i finanziamenti, Andrea ha proposto la sua idea a tutti i venture capital italiani nell'ambito seed (livello di prototipo o poco più), per trovare infine due business angel e un fondo disposti a supportare il progetto economicamente. [video]
Abbiamo chiesto ad Andrea che consigli darebbe a qualcuno che volesse aprire una startup in Italia, soprattutto rispetto alla ricerca di un investitore. A suo avviso il requisito più importante è avere pazienza: se non ci sono i numeri perché il progetto è ancora all'inizio, bisogna farsi conoscere e soprattutto farsi stimare dal potenziale investitore. In secondo luogo bisogna essere sicuri di essere pronti, sia dal punto di vista personale che dal punto di vista delle capacità. [video]
I singoli moduli di informativa privacy vengono scritti da un legale con esperienza nell'ambito dei siti web, e infatti l'accuratezza delle privacy policy generate da Iubenda è senz'altro superiore alla media di quelle che invece vengono scritte da legali che non hanno dimestichezza con questo genere di dinamiche. [video]
L'obiettivo di Andrea è di conquistare il footer di ogni sito web del mondo, ma non solo: molti documenti legali sono di fatto scomponibili in moduli, quindi questo potrebbe essere un ulteriore ambito di sviluppo per l'azienda. Iubenda in futuro diventerà a pagamento, mantenendo però comunque disponibile una versione limitata gratuita del servizio.
Al momento il team sta lavorando alla customizzazione e personalizzazione dei singoli servizi, all'interfaccia grafica e l'implementazione delle applicazioni mobili: il servizio sarà dunque disponibile al pubblico a breve, anche se già ora gli utenti italiani hanno maggiore facilità di accesso alla versione beta. [video]
Invito tutti a visionare l'intervista integrale, molto più dettagliata e ricca di informazioni rispetto a questa mia breve sintesi.
The third StartupID interview is with Andrea Giannangelo of Iubenda.
After a long experience as a website developer, Andrea has found a very common problem: every website and mobile app needs a privacy policy by law.
His idea was to find a solution that would allow anyone to definitively solve this problem without having to get lawyer's advice, but assembling it autonomously thanks to a web-based automatic generator.
The policy is assembled like a puzzle: the user must simply indicate which services are used by the website, for example statistics services (Google Analytics) or ad services (AdSense).
Iubenda allows you to compose the juridical document in a modular fashion, and they also manage the maintaining and updating of the documents, and integrate it on your website using a string of code. The mechanism is very similar to that of Creative Commons. [video]
Iubenda's numbers are rather promising. The service was launched 3 months ago, counts 2500 users in the waiting list, about one hundred websites in the Beta and one milion visualized pages. [video]
As for the economical part, Andrea has proposed his idea to every Italian venture capitalist in the field of seed, and finally found two business angels and a fund who were willing to support his project. [video]
We asked Andrea what advice he would give to someone who wanted to open a startup in Italy, especially if they're looking for an investor. In his opinion the most important requirement is to be patient: if you don't have satisfying stats because the project is still at the beginning, you must become more popular and especially get your potential investor's respect. Secondly you must be sure you're ready, both from a personal and a skill point of view. [video]
The single pieces of privacy policy are writte by a lawyer with experience in the field of websites, and infact the accuracy of Iubenda generated privacy policies is definitely higher than the average of those that are written by lawyers who are not familiar with these dynamics. [video]
Andrea's goal is to conquer the footer of every website in the world, but not only: many legal documents can be divided into modules, so this direction might be a developing option for the company. Iubenda will become a paid service, but it will still maintaing a free limited version of the service.
At the moment the team is working at customizing and personalizing the single services, the graphic interface and mobile apps implementation: the service will be available to the public in just a few weeks, but Italian users already are facilitated into entering the Beta. [video]
I invite everyone to view the full interview, much more detailed and richer in information than my brief synthesis.
Domani avremo il piacere di intervistare Ernesto Belisario, avvocato fondatore e titolare dello Studio Legale Belisario. Presidente dell'Associazione Italiana per l'Open Government, si occupa da anni di open government e open data.
Specializzato con lode in Diritto Amministrativo e Scienza dell’Amministrazione presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli, Ernesto si occupa prevalentemente di diritto amministrativo (appalti, edilizia, urbanistica, responsabilità erariale e pubblico impiego) e di diritto delle nuove tecnologie (e-government, privacy, commercio elettronico); infatti, grazie alla felice intuizione di un suo Maestro, più di quindici anni fa ha deciso di unire i suoi due interessi (il diritto e l’informatica) per farne una professione.
Avremo modo di parlare di open government, open data e nuovi modi per pensare la politica e la pubblica amministrazione nel digitale, giusto per citare alcuni temi.
Naturalmente, se volete proporre una domanda, compilate semplicemente il form qui sotto!
Specialized cum laude in Administrative Law and Science of Administration at the Federico II University in Naples, Ernesto works mostly in the field of administrative law (contracts, building, city-planning, treasury responsability and public employment) and new technologies law (e-government, privacy, e-commerce); in fact, thanks to his mentor's brilliant intuition, more than 15 years ago he decided to unite his two interests (law and informatics) and turn them into a profession.
Durante questa intervista con Massimo Melica, avvocato ed esperto di diritto applicato alle nuove tecnologie, abbiamo affrontato il tema della legislazione applicata alla rete, e soprattutto dei tentativi di censura più volte tentati sia in Italia che all'estero.
Questa settimana si inaugura una nuova rubrica di Intervistato.com: 10minuticon, video interviste da 10 minuti con personalità che si sono distinte in Rete.
Qualche giorno fa abbiamo avuto il piacere di intervistare Massimo Melica, esperto di diritto applicato alle nuove tecnologie.
Massimo inizia a occuparsi di questa materia agli inizi degli anni '90, quando la stessa ancora non esisteva, scrivendo dell'uso di carte di credito e bancomat.
Tutte le tematiche sociali che portano le persone al dialogo e alla discussione diventano oggetto di interesse del diritto, che dunque ne regola le diatribe.
Internet è visto dunque come la sfida culturale più importante dell'uomo: secondo Massimo bisogna imparare a disciplinare il dialogo attraverso uno strumento che abbatte le barriere territoriali, le barriere spazio-tempo e soprattutto immagazzina ciò che noi affermiamo: è quindi necessario adottare un uso sempre più responsabile e consapevole della Rete, più etico di quello che era possibile usare anni fa. [video]
Per quel che riguarda la legislazione in materia di nuove tecnologie, Massimo sostiene che una parte della normativa esistente può essere applicata, ma è chiaramente auspicabile che il diritto si fondi su dei paradigmi nuovi, che possano favorire effettivamente l'uso delle nuove tecnologie. [video]
Abbiamo chiesto a Massimo come è nato Open Politics, che raccoglie tutte le buone iniziative legate alla politica che nascono in Rete, con le loro caratteristiche di trasparenza, risparmio, contestazione verso la casta. L'idea è di costituirne l'anima progettuale, in grado di staccarsi dalla Rete e di parlare all'intera popolazione che è formata sia da persone che usano regolarmente le nuove tecnologie, sia da coloro che ancora non si sono avvicinati a questo mondo. [video]
Una democrazia informata che passa necessariamente, dunque, per l'istruzione e l'elevazione del livello culturale di chi è chiamato ad esprimere la propria preferenza. [video]
Per quel che riguarda le strutture organizzative dei partiti, uno degli aspetti più salienti è il fatto che queste sono nate in un periodo storico nel quale non c'era Internet, né la possibilità di un dialogo diretto con gli elettori.
L'ipotesi di portare quindi persone nuove nei partiti sembra quindi poco efficace senza una reale innovazione anche per quel che riguarda le strutture, in modo da staccarsi dal modo tradizionale di gestire il potere del partito e sfruttare la base per costruire un sistema politico trasparente e in grado di risolvere realmente i problemi. [video]
La politica oggi non dialoga con la Rete, e secondo Massimo bisogna fare molta attenzione a non confondere il marketing politico con la politica vera e propria.
L'obiettivo quindi è di far sì che il sistema diventi meritocratico, che la politica venga fatta in assoluta trasparenza e che dialogando in Rete le persone trovino nuove soluzioni nell'arte di governare. [video]
Abbiamo chiesto l'opinione esperta di Massimo per quel che riguarda il DDL intercettazioni: a suo avviso è necessario tutelare la privacy dei soggetti terzi e far sì che le intercettazioni non penalmente rilevanti non vengano diffuse pubblicamente.
Per quanto riguarda il comma 29, invece, si tratta di un testo molto generico a livello giuridico: si fa menzione di "siti", ma senza specificare se si tratta di blog, testate giornalistiche registrate oppure pagine Facebook, rendendo evidente il fatto che il legislatore non conosce la materia che tenta di regolare. [video]
Abbiamo concluso chiedendo quali sono i passi da intraprendere per arrivare a un concetto reale di open politics: secondo Massimo è necessario affidarsi all'ascolto, al dialogo e alla mediazione, e pensare delle politiche nuove che siano orientate al bene comune.
A suo avviso unirsi per trovare le soluzioni ai problemi più stringenti è possibile e bisogna farlo non solo per vivere in maniera dignitosa, ma anche per garantire un futuro alle prossime generazioni. [video]
Invito quindi tutti a guardare l'intervista con Massimo, molto più ricca di riflessioni e dettagli a questa mia breve sintesi.
This week we present a new section of Intervistato.com: 10minuteswith, video interviews 10 minutes long with personalities that have distinguished themselves online.
A few days ago we had the pleasure of interviewing Massimo Melica, expert of law applied to the new technologies.
Massimo started dealing with this matter in the early 90s, when it actually didn't exist yet, writing about the use of credit cards and cash mashines.
All the social thematics that bring the people to dialogue and discussion become object of interest for the law, that regulates its pathologies.
The Internet is seen as man's most important cultural challenge: in Massimo's opinion it is necessary to learn to discipline the dialogue through a tool that erases territorial barriers, space-time barriers and most importantly stores everything we say: it is necessary to adopt a more and more responsible and aware use of the Web, more ethical than what it was possible to use years ago. [video]
As for the legislation of new technologies, Massimo says that a part of the existing code can be applied, but it is clearly desirable that we find new paradigms that can effectively favor the use of new technologies. [video]
We asked Massimo how Open Politics was born, the project that puts all the online born politics related initiatives together, with their characteristics of transparency, saving, dispute against the caste. The idea is to be their projectual core, able to take a step back from the Web and to talk to the entire population, which is made both of people who regularly use new technologies, and the people who haven't yet approached this world. [video]
An informed democracy that necessarily starts with proper education and the elevation of the cultural level of the people who are called to express their preference through their vote. [video]
As for the organizational structures of parties, one of the most important aspects is the fact that they were born in a period when there was no Internet, nor the possibility of a direct dialogue with the voters.
The idea of bringing new people in parties seems to be uneffective without real innovation of the structures, getting away from the traditional way of managing the power inside the party and starting to exploit the base to build a transparent political system capable of actually solving problems. [video]
Politics today doesn't talk with the Web, and in Massimo's opinion it is necessary to be very careful not to confuse political marketing with actual politics.
The goal is to make the system meritocratic, to achieve perfectly transparent politics and allowing people who dialogue online to find new solutions in the art of ruling. [video]
We asked Massimo's expert opinion about the DDL wiretappings: in his opinion it is necessary to protect the privacy of third parts and avoid publishing wiretappings that are not relevant to the goals of the trial.
As for Comma 29, the text is very generic at a legal level: it mentions "websites" without specifying whether they mean blogs, registered newspapers or Facebook pages, revealing that the legislator doesn't really know the topics on the table. [video]
We finished asking what are the necessary steps to make open politics possible: in Massimo's opinion we should rely on listening, dialogue and mediation, and think of new politics that are oriented to the common good.
Uniting people with the goal of finding solutions to the greatest problems is possible and we should do it not only to live in a dignified manner, but also for the well being of future generations. [video]
I invite everyone to watch the interview with Massimo, much richer in details and insights than my brief synthesis.
Domani avremo il piacere di intervistare Paolo Iabichino, direttore creativo in Ogilvy, una delle agenzie pubblicitarie più famose al mondo.
Nato nel 1969, si occupa di pubblicità dal 1990: è passato dall’advertising tradizionale alla comunicazione relazionale, incontrando qui la giusta dimensione di uno scrivere più attento al destinatario.
Con il suo team gestisce campagne e strategie di comunicazione per importanti marche italiane e internazionali.
È convinto che la pubblicità non abbia più bisogno di un target, ma di un interlocutore con il quale marche e prodotti devono mettersi in relazione, superando la logica del bisogno per sposare l’etica del servizio.
Da qui l’advertising si arricchisce di nuove discipline per avvicinare un nuovo consumatore, sempre più individuo, che obbliga la scrittura a passare dal registro seduttivo a quello emotivo.
Docente di un master post laurea di advertising presso la Scuola Politecnica di Design di Milano, Paolo Iabichino è tra gli autori di un saggio a più voci pubblicato da Sperling & Kupfer e intitolato "La Magia della Scrittura" ed è ancora presente con un intervento sulla scrittura in rete all'interno della ristampa di "Business Writing“, curato da Alessandro Lucchini ed edito da Sperling & Kupfer.
Sempre con Lucchini e Sperling ha partecipato al saggio “Il Linguaggio della Salute”, scrivendo un capitolo dedicato alla comunicazione pubblicitaria nel settore della sanità.
Insieme agli studenti della Scuola Politecnica di Design ha ideato Invad, una provocatoria riflessione fantapubblicitaria che mette in mostra le improbabili invasioni dell’advertising alla ricerca sfrenata di nuovi spazi.
Il tema è diventato un anche un blog su Wired.it e un corso presso l’Istituto Europeo di Design di Milano (IED), dove giovani art director vengono formati alla professione nel passaggio “Dall’advertising all’Invertising”, che vede Paolo Iabichino partecipare come direttore creativo del corso e Lecturer.
È tra i docenti della Palestra della Scrittura ed è spesso chiamato all’interno di master, eventi, seminari e workshop che affrontano le evoluzioni nell’ambito della pubblicità, dei media e della comunicazione in genere.
Avremo modo di parlare di pubblicità, marketing, invertising, unmarketing e dei cambiamenti che stanno avvenendo in questo campo, giusto per citarne alcuni.
Naturalmente, se volete proporre una domanda, compilate semplicemente il form qui sotto!
Tomorrow we'll have the pleasure of interviewing Paolo Iabichino, creative director in Ogilvy.
Born in 1969, he has been working in advertising since 1990: he went from traditional advertising to relational communication, meeting here the right dimension of a writing that gives much more attention to the recipient.
With his team he manages communication campaigns and strategies for important Italian and international brands.
He is convinced that advertising doesn't need a target anymore, but an interlocutor to which brands and products must relate, overcoming the need logic to embrace the service ethics.
At this point advertising is enriched by new disciplines to attract a new consumer, more and more an individual, that forces the writing to move on from a seductive register to an emotional register.
Professor in a post-graduate advertising master at the Design Politechnic School in Milan, Paolo Iabichino is among the authors of a multiple author paper published by Sperling & Kupfer and titled "The Magic of Writing" and he has also contributed with a piece about writing on the web in the reprint of "Business Writing", curated by Alessandro Lucchini and published by Sperling & Kupfer.
Together with Lucchini and Sperling he has also participated in the paper "The Language of Health", writing a chapter dedicate to advertising communication in the field of healthcare.
With the students of the Design Politechnic School he created Invad, a challenging fanta-advertising reflection that shows the improbable invasions of advertising in search of new spaces.
The topic has also become a blog on Wired.it and a class at the European Institute of Design in Milan (IED), where young art directors are formed to the profession in the passage "From advertising to invertising", in which Paolo is the creative director and Lecturer.
He is among the professors of the Writing Gym and is often invited to masters, events, seminars and workshops that tackle the evolutions in the field of advertising, media and communication in general.
We'll have the chance to talk about advertising, marketing, invertising, unmarketing and the changes that are happening in this field.
Of course, if you want to propose a question, simply fill in the form above!
Alessandro ha raccontato le origini di Spinoza, nato nel 2005 come uno spazio in cui trattare argomenti di attualità e guardare alla contemporaneità in maniera obliqua.
La svolta satirica imposta da Stefano Andreoli ha riscosso grande successo, portando gli utenti a lasciare molti commenti che di fatto erano delle battute, successivamente convogliate nel Forum Laboratorio Permanente di Satira. Spinoza è diventato anche libro cartaceo, per la precisione due libri: uno bianco e uno nero, omaggio al White Album dei Beatles e al Black Album di Prince e Metallica.
Secondo Alessandro, i due libri di Spinoza sono paragonabili a un "almanacco di storia" del nostro Paese, un "esercizio di memoria postmoderno" che ripercorre, attraverso le battute, i fatti politici dal 2008 al 2011. [video]
Per quel che riguarda la nuova editoria, Alessandro ci ha descritto la situazione del mercato italiano, caratterizzato da due modalità di vendita dell'ebook in formato ePub.
La prima, adottata dalle grandi case editrici, è quella di proteggere l'ebook rendendo impossibile la visualizzazione del libro su dispositivi non autorizzati dal venditore; la seconda, adottata per esempio dalla casa editrice di Alessandro, Sugaman, è quella di mantenere l'ebook libero, aperto, apponendo sull'ebook solamente il nome dell'acquirente e la data in cui il libro è stato comprato. [video]
Sugaman è nata dalla collaborazione con lo scrittore Paolo Nori, soprattutto dalla discussione riguardo al modo in cui le case editrici italiane stavano affrontando gli ebook: molto spesso infatti gli ebook hanno un prezzo uguale se non superiore alla versione cartacea. Oltre alla politica delle protezioni, c'è anche la politica del prezzo. Sembrerebbe che le case editrici vogliano soltanto avere la disponibilità di questo tipo di prodotto, ma che in realtà manchi la reale volontà di venderlo. [video]
Quando però Amazon arriverà in Italia con il suo ecosistema di ebook, offrendo il Kindle a un prezzo accessibile e cominciando a stipulare contratti direttamente con gli autori, le case editrici italiane rischieranno di rimanere effettivamente tagliate fuori.
A proposito di ebook, Alessandro ha specificato alcune delle caratteristiche più desiderabili in un ebook reader, la più importante delle quali è risultata essere uno schermo facilmente leggibile in qualsiasi condizione di luce. [video]
Abbiamo chiesto ad Alessandro come sarà, secondo lui, il libro del futuro: a suo avviso quei contenuti che possono essere esposti solamente in un libro ritroveranno la loro dimensione puramente testuale, invece tutto ciò che è finora è stato "libro" soltanto perché non aveva altre possibilità, troverà nuovi e sorprendenti mezzi di espressione. [video]
Invito tutti a visionare l'intervista integrale, molto più ricca di informazioni, dettagli e riflessioni rispetto a questa mia breve sintesi.
Alessandro has told us about the origins of Spinoza, born in 2005 as a place in which to treat actuality topics and look at contemporary events in an oblique fashion.
The satirical turn imposed by Stefano Andreoli has had great success, bringing users to leave comments that were actually gags, which were subsequently directed to the Permanent Satire Laboratory Forum. Spinoza has also become a physical book, actually two books: a white one and a black one, a tribute to the Beatles' White Album and Prince's and Metallica's Black Album.
In Alessandro's opinion, the two Spinoza books could be compared to a "history almanac" of our country, a "postmodern memory exercise" that goes over the political facts occurred between 2008 and 2011. [video]
As for new publishing, Alessandro has described the situation of the Italian market, characterized by two ways of selling the ebook in the ePub format.
The first one, adopted by big editors, is to protect the ebook making it impossible to read it on devices that aren't authorized by the seller; the second, adopted for example by Alessandro's publishing house, Sugaman, is to keep the ebook free and open, just adding to it the name of the buyer and the date in which the book was purchased. [video]
Sugaman was born from the collaboration with the writer Paolo Nori, especially from their discussion about the way Italian publishing houses were facing ebooks: very often ebooks have a price that is equal or superior to the price of the physical book. Along with the protection politics, there are the price politics. It seems like the publishing houses only want to have this kind of product available in their catalogues, but they actually lack the will to sell it. [video]
But when Amazon will arrive in Italy with its ebook ecosystem, offering the Kindle at a fair price and starting to stipulate contracts directly with authors, the Italian publishing houses will really risk to be cut out.
Talking about ebooks, Alessandro has specified some of the most desirable characteristics of an ebook reader, and the most important seems to be a display that is easily readable in any light condition. [video]
We asked Alessandro how the book of the future will be: in his opinion the content that can only exist in a book will find its purely textual dimension, while everything that until now was a book only because it didn't have any other possibility, will find new and surprizing means to express itself. [video]
I invite everyone to watch the full interview, much richer in information, details and insight than my brief synthesis.
Nicola De Carne, fondatore di Wi-Next, ci ha raccontato le origini e l'evoluzione del suo progetto, pensato come tecnologia software in grado di realizzare reti wi-fi completamente auto-configurabili in maniera automatica nella maniera più semplice ed economica possibile.
StartupID è la rubrica realizzata in collaborazione con Indigeni Digitali e dedicata al mondo delle startup.
La seconda intervista della rubrica StartupID è con Nicola De Carne di Wi-Next.
Ideata nel 2004 dal gruppo di ricerca del Politecnico di Torino, capitanato dal Professor Angelo Raffaele Meo, Wi-Next ha l'obiettivo di sviluppare tecnologia software in grado di realizzare reti wi-fi completamente auto-configurabili in maniera automatica nella maniera più semplice ed economica possibile.
Nel 2007 è nata ufficialmente Wi-Next rimasta all'interno dell'Incubatore delle Imprese Innovative del Politecnico per tre anni.
Durante questo periodo sono stati industrializzati i prodotti e sono stati realizzati i router, da quelli più piccoli, adatti per uso domestico, ai nodi di rete per la copertura di aree molto estese.
Alla scadenza dei tre anni, Wi-Next è stata acquisita da Carpaneto Sati, diventando quindi una - seppur piccola - realtà aziendale affermata ed estremamente specializzata. [video]
La tecnologia è basata su codice open source, non sono mai stati sviluppati protocolli proprietari.
Inizialmente si è partiti con la tecnologia software, che consente fondamentalmente di far sì che quando i router si accendono in modalità mesh, si riconoscono tra di loro e automaticamente definiscono le cosiddette "rotte", ovvero il "routing". Se uno dei nodi si rompe, gli altri lo isolano e automaticamente ricreano la rete.
Per quello che riguarda la tecnologia hardware, invece, da qualche mese Wi-Next ha cominciato a progettare e realizzare in Italia le proprie schede, che precedentemente venivano acquistate all'estero.
Questo cambiamento è dovuto all'esigenza di avere controllo sull'hardware, dato il fatto che oramai il wi-fi non è più solamente un modo per collegarsi a Internet: è possibile realizzare reti intelligenti in grado di interagire con l'ambiente attraverso sensori integrati direttamente sul nodo di rete wi-fi. [video]
Le potenziali applicazioni sono svariate: dal semplice hotspot wi-fi fino a reti estese per la copertura di piccoli paesi, porti, capannoni e stadi, come ad esempio lo stadio privato della Juventus, che sfrutta proprio la tecnologia di Wi-Next.
Per quel che riguarda le reti di sensori, invece, le applicazioni sono innumerevoli: con un unico investimento di rete wireless, si dà la possibilità di far girare sulla rete non solo la connettività, ma anche e soprattutto dati riguardanti l'ambiente.
I nodi infatti possono essere integrati a nodi RFID, ZigBee, Bluetooth, diventando quindi dei veri e propri hub wi-fi su cui poter integrare altre tecnologie radio o dei sensori. [video]
Nicola ci ha anche fornito ulteriori dettagli e spiegazioni riguardo alle tecnologie che Wi-Next offre, nonché qualche anticipazione rispetto a quelle che saranno le novità e le prospettive di sviluppo dell'azienda per il futuro.
Invito tutti dunque a visionare l'intervista integrale.
The second interview of StartupID is with Nicola De Carne of Wi-Next.
Created in 2004 in the research group of the Turin Politechnic, guided by Professor Angelo Raffaele Meo, Wi-Next has the goal of developing software technology that is able to create wi-fi networks that are completely automatically self-configurable in the easiest and cheapest way possible.
In 2007 Wi-Next was officially born, after staying in the Innovative Enterprise Incubator of the Politechnic for three years.
During this period the products have been industrialised and the routers were created, from the small ones, great for domestic use, to the network hubs to cover very large areas.
After the three years deadline, Wi-Next was bought by Carpaneto Sati, becoming a small, yet established and very specialized company. [video]
The technology is based on open-source code, no proprietary protocols have ever been developed.
Initially they started with the software technology, that basically allows routers to activate in mesh mode, to recognize each other and automatically define the routing. If one of the devices breaks, the others isolate it and automatically redefine the network.
As for the hardware technology, during the last few months Wi-Next has started to project and make the motherboards in Italy, after deciding to stop buying them abroad.
This change is due to the need to have control over the hardware, since wi-fi is no longer just a way to connect to the Internet: it is possible to create intelligent networks that are able to interact with the environment through sensors integrated directly on the wi-fi node. [video]
The potential applications are various: from the simple wi-fi hotspot to large networks that can cover small towns, harbours, warehouses, stadiums, such as the Juventus private stadium, that uses Wi-Next technology.
As for the sensor networks, on the other hand, the applications are countless: with only one wireless network investment, you have the possibility to use it not just for Internet connectivity, but also for the data regarding the environment.
The nodes can be in fact integrated to RFID, ZigBee, Bluetooth nodes, becoming actual wi-fi hubs on which you can integrate other radio or sensor technologies. [video]
Nicola has given us further details and explanations regarding the technologies that Wi-Next has to offer, and a few anticipations about what's new and the development perspectives for the company.
Domani avremo il piacere di intervistare Marco Zamperini, Chief Innovation Officer di Value Team S.p.a., nonché esperto di nuovi media in ambito business.
Marco è nato a Milano nel 1963 e si è diplomato in Statistica presso l’Università Statale di Milano nel 1987.
Dal 1983 ha lavorato come consulente indipendente nell’ambito di importanti progetti di sviluppo software per grandi industrie italiane.
Nel 1990 è entrato in Etnoteam dove si è occupato di dirigere la realizzazione di soluzioni rivolte ai mercati della grande industria, della grande distribuzione organizzata, della logistica e degli operatori di telecomunicazioni che gli hanno consentito di maturare una grande esperienza di management nel campo della realizzazione di sistemi informativi di grandi dimensioni e complessità.
La grande competenza acquisita in ambito tecnologico, con particolare attenzione alle tecnologie Internet e a quelle delle basi di dati relazionali, hanno posto Marco Zamperini, tra il 1997 e il 1999, al centro dello sviluppo e del coordinamento dell’offerta di soluzioni applicative basate sulle tecnologie Internet di Etnoteam.
A gennaio 2000, nell’ambito di una radicale ristrutturazione organizzativa, Marco è stato nominato Chief Technology Officer per la Direzione Generale Telecomunicazioni e Media di Etnoteam.
Nel giugno 2001, dopo aver dato un determinante contributo all’apertura della filiale londinese di Etnoteam, è stato nominato Direttore delle attività di Ricerca e Sviluppo e Responsabile delle attività di Evangelizzazione Tecnologica. Dal gennaio 2004 si è occupato anche della definizione e della gestione delle alleanze del gruppo Etnoteam. Dal Dicembre 2005 al luglio 2007 è stato Direttore del Marketing e della Comunicazione, con una responsabilità che si estendeva a tutte le società del gruppo Etnoteam. Da luglio 2007 è stato nominato Chief Technology Officer della Etnoteam S.p.A.
Avremo modo di parlare dell'utilizzo di nuovi media e tecnologie nelle aziende, dell'evoluzione del panorama imprenditoriale italiano e social media aziendali, giusto per citare alcuni temi.
Naturalmente, se volete proporre una domanda, compilate semplicemente il form qui sotto!
Marco was born in Milan in 1963 and got a degree in Statistics at the Università Statale of Milan in 1987.
In 1983 he started working as an independent consultant in important software development projects for big Italian industries.
In 1990 he entered Etnoteam where he directed the realization of solutions for the markets of big industry, big organized distribution, logistics and telecommunication operators that allowed him to gain a great management experience in the field of the realization of big, complex informatic systems.
The great competence in the technological field, with a particular eye for Internet technologies and relational data base technologies have placed Marco, between 1997 and 1999 at the centre of the development and coordination of the applicative solutions offer based on Internet technologies of Etnoteam.
In January 2000, during a radical organizational renovation, Marco was nominated Chief Technology Officer for the General Direction of Telecommunications and Media of Etnoteam.
In June 2001, after giving a vital contribution to the opening of the London subsidiary of Etnoteam, he was named Director of the activities of Research and Development and Responsible for the activities of Technological Evangelization. In January 2004 he started dealing with the definition and management of the alliances of the Etnoteam group. From December 2005 to July 2007 he was Director of Marketing and Communication, with a responsability that extended to all companies of the Etnoteam group. In July 2007 he was named Chief Technology Officer of Etnoteam S.p.a.
We'll have the chance to talk about the use of new media and technologies inside companies, the evolution of the Italian business scenario and internal social networks, just to name a few topics.
Of course, if you want to propose a question, simply fill in the form above!
Silvia Foglia, country manager di Twago, ci ha raccontato le origini della nota piattaforma di intermediazione online pensata come punto d'incontro tra aziende e professionisti - freelance o piccole aziende - nel settore della programmazione, del design e delle traduzioni.
StartupID è la rubrica realizzata in collaborazione con Indigeni Digitali e dedicata al mondo delle startup.
Dopo l'esordio su Indigeni Digitali, abbiamo il piacere di presentarvi una nuova rubrica anche suIntervistato.com: StartupID sarà uno spazio dedicato ai personaggi salienti nel panorama delle startup. Potrete scegliere direttamente chi intervistare, proporre la vostra startup e decidere personalmente quali domande fare.
La nostra prima video intervista è con Silvia Foglia, country manager di Twago, una piattaforma di intermediazione online pensata come punto d'incontro tra aziende e professionisti - freelance o piccole aziende - nel settore della programmazione, del design e delle traduzioni.
L'idea di Twago è nata nel 2009, quando il fondatore, Gunnar Berning, ha deciso di lasciare il suo ruolo di consulente per Siemens e sviluppare una piattaforma che permettesse alle aziende di trovare soluzioni in outsourcing per quelle attività che non era possibile svolgere con le risorse interne disponibili. [video]
Al momento Twago conta più di 110.000 professionisti nei settori della programmazione, del web design e delle traduzioni, e il valore dei 4000 progetti pubblicati si aggira intorno ai 4 milioni di euro. [video]
Il funzionamento è semplice: l'azienda alla ricerca di un professionista inserisce sulla piattaforma un progetto all'interno del quale specifica richieste, budget, tempistiche, e conoscenze necessarie per svolgere il lavoro. I fornitori che incontrano le caratteristiche desiderate ricevono un'email di notifica e quindi possono inviare al cliente un'offerta, di fatto un preventivo.
A quel punto il cliente può visionare il profilo di ogni utente e scegliere a quale fornitore affidare l'incarico.
Per chi cerca un professionista il servizio è gratuito, Twago infatti si riserva solo una commissione richiesta ai professionisti per ogni progetto completato. [video]
Per quel che concerne il pagamento, qualche mese fa è stato introdotto il sistema "Safe-Pay", pensato per garantire la sicurezza sia delle aziende che dei professionisti: nel momento in cui un cliente sceglie il professionista a cui affidare il lavoro, invia il denaro su un conto fiduciario terzo, dove rimarrà congelato fino a quando il progetto non verrà indicato come completato da entrambe le parti. [video]
Twago è al momento presente in tre paesi europei, ma con buone prospettive di espansione anche in Francia e Portogallo.
After the debut on Indigeni Digitali, we have the pleasure of introducing a new section of Intervistato.com: StartupID will be a space dedicated to relevant people in the startup landscape. You can decide directly who to interview, propose your startup and decide yourself what questions to ask.
Our first video interview is with Silvia Foglia, country manager of Twago, an online intermediation platform created as a meeting point for companies and professionals - freelance or small companies - in the fields of programming, design and translations.
The idea of Twago was born in 2009, when the founder, Gunnar Berning, has decided to leave his role as a consultant for Siemens and develop a platform that could allow companies to find outsourcing solutions for those activities that were impossible with the available resources. [video]
At the moment Twago has more than 110.000 professionals in the fields of programming, web design and translation, and the value of the 4000 published projects is around 4 milion euro. [video]
The mechanism is quite simple: the company searching for a professional publishes a project on the platform, specifying requests, budget, timing and necessary knowledge to do the job. The suppliers that have the needed characteristics will receive a notification email and then send the client an offer, or estimate.
At that point the client can view the profile of every user and choose the supplier that will do the job.
For those who are searching for professionals the service is free, Twago only asks professionals for a sum per completed project. [video]
As for payment, a few months ago the "Safe-Pay" system was implemented, a method that guarantees the safety of companies and professionals alike: when a client chooses the professional that will do the job, he sends the money to a neutral bank account, where it will remain frozen until the project is indicated as completed by both parts. [video]
Twago is present, at the moment, in three European countries, but it has good perspectives of expanding in France and Portugal.
Fra poche ore avremo il piacere di intervistare Nicola Mattina, esperto di social media e comunicazione corporate, nonché fondatore e CEO di Elastic.
Nato nel 1970, si è laureato in Economia all'Università La Sapienza di Roma.
E' un consulente di direzione con oltre quindici anni di esperienza nel settore della comunicazione d’impresa, di cui ha toccato molte discipline specialistiche: relazioni pubbliche, comunicazione interna, branding, comunicazione online, annoverando tra i suoi clienti Telecom, Finmeccanica, Il Sole 24 Ore, la Polizia di Stato e il Comune di Firenze, per citarne alcuni.
E' il fondatore e CEO di Elastic, una società di consulenza che contribuisce al successo del cliente ideando e sviluppando la dimensione digitale di organizzazioni e progetti sotto il profilo della comunicazione, del marketing e dell’organizzazione.
Con l’obiettivo di esplorare gli spazi digitali e studiare le conseguenze dei media sociali sulle persone, le aziende e le istituzioni, ha dato vita alClub dei media sociali, istituto di ricerca e think tank che raccoglie oltre 800 professionisti del settore in Italia.
Avremo modo di parlare di nuovi media, comunicazione corporate, i problemi della comunicazione aziendale e le strategie di utilizzo dei social media da parte delle aziende, tanto per citare alcuni temi.
Naturalmente, se volete proporre una domanda, compilate semplicemente il form qui sotto!
In just a few hours we'll have the pleasure of interviewing Nicola Mattina, social media and corporate communication expert.
Born in 1970, he graduated in Economy at the La Sapienza University in Rome.
He is a management consultant with a strong experience in the field of corporate communication and marketing. He had the opportunity to delve into several specialties: public relations, internal communication, branding, online communication, with clients such as Telecom, Finmeccanica, Il Sole 24 Ore, the Polizia di Stato and Comune di Firenze, just to name a few.
He is the founder and CEO of Elastic, a consultancy company that contributes to the client's success by creating and developting the digital dimension of organization and projects in the fields of communication, marketing and organization.
With the goal of exploring digital spaces and studying the consequences of social media on people, companies and institutins, he founded the Social Media Club, a research institute and think tank that counts over 800 field experts in Italy.
We'll have the chance to talk about new media, corporate communication, the typical problems of company communication and the usage strategies of social media inside companies, just to name a few topics.
Of course, if you want to propose a question, simply fill in the form above!
Ha lavorato e lavora con la pubblica amministrazione e con aziende private, principalmente operanti nel settore dell’Information & Communication Technology, occupandosi della progettazione di modelli, strumenti ed applicazioni di knowledge management ed information design finalizzati a favorire i processi di innovazione nelle organizzazioni attraverso il ricorso a soluzioni basate su sistemi IT. In sostanza ha cominciato ad occuparsi di Internet e dei suoi impatti in azienda da prima che nascesse Gopher.
Nel 1998 ha fondato Info.it, un'azienda che offre attività di consulenza, ricerca e formazione su Social Media Management, Knowledge Management e Internazionalizzazione.
Info si avvale di competenze provenienti tanto dal mondo dell’Università e della Ricerca quanto da quello del Business, facendo del binomio tra modelli teorici e pratica operativa il suo principale punto di forza: un vero e proprio Innovation Hub, un network creato da professionisti con storie ed esperienze diverse.
Inoltre Stefano è stato direttore scientifico del Master Universitario “Knowledge.com” ed ha insegnato Economia dell’Innovazione. Esperto di sistemi di gestione della conoscenza, si occupa di information design e studia l’impatto dei social network e delle tecnologie di rete nei diversi contesti della comunicazione.
Avremo modo di parlare dell'impatto dei nuovi media nelle aziende, dei problemi della comunicazione aziendale, dello sfruttamento dei risultati della ricerca scientifica nelle aziende e molto altro.
Naturalmente se volete fare una domanda, compilate semplicemente il form qui sotto!
He has worked and works with the public administration and with private companies that mainly operate in the area of Information & Communication Technology, managing projects of models, tools and knowledge management applications and information design that have the aim of aiding the processes of innovation inside organizations through IT based solutions. Basically he started dealing with Internet and its impact inside companies before Gopher was created.
In 1998 he founded Info.it, a company that offers activities of consultancy, research and formation on Social Media Management, Knowledge Management and Internationalization.
Info has the benefit of having resources from the world of University and Research and the world of Business, transforming the binomial of theoretical models and operative practice its main strength: a true innovation Hub, a network created by professionals with different stories and experiences.
Stefano has also been the scientific director of the Universitary Master "Knowledge.com" and has taught Innovation Economy. Expert of knowledge management systems, he deals with infomration design and studies the impact of social networks and web technologies in different contexts of communication.
We'll have the chance to talk about the impact of social media inside companies, the main problems of company communication, bringing the results of scientific research inside company strategies and a lot more.
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Domani avremo il piacere di intervistare Giuseppe Civati, politico e blogger italiano, consigliere regionale in Lombardia per il PD e rottamatore.
Laureato in filosofia nel 1998, nel 2004 ha conseguito il dottorato di ricerca all'Università Statale di Milano, dove ha collaborato alla ricerca presso la cattedra di Storia della Filosofia.
Ha lavorato anche presso l'Istituto Studi del Rinascimento di Firenze e l'Universitat de Barcelona, in Spagna, occupandosi prevalentemente di filosofia del Rinascimento e di comprensione filosofica della globalizzazione e dell'identità dell'Occidente.
Eletto al Consiglio comunale di Monza nel 1997, l'anno successivo è diventato segretario cittadino dei Democratici di Sinistra. È stato membro anche della segreteria provinciale e regionale sino alla fondazione del Partito Democratico nel 2007, al quale è iscritto.
Dal 2005 è consigliere regionale in Lombardia, eletto nelle liste di Uniti nell'Ulivo, ed oggi fa parte del gruppo consiliare del PD.
Dal 2004 gestisce un seguito blog in cui affronta prevalentemente tematiche connesse con il dibattito politico.
Dopo le dimissioni di Walter Veltroni del 17 febbraio 2009 dalla presidenza del PD, è risultato il secondo più votato dai partecipanti al sondaggio online del settimanale L'Espresso per la scelta del nuovo leader del partito.
Viene considerato uno degli esponenti di punta tra i cosiddetti "trentenni" che potrebbero guidare il ricambio generazionale del Partito Democratico.
Nel luglio del 2009 è diventato il coordinatore nazionale della Campagna Elettorale di Ignazio Marino in vista del Primo Congresso e della Primarie del Partito Democratico.
Alle elezioni amministrative del 28-29 marzo è stato rieletto consigliere della regione Lombardia nella circoscrizione di Monza con 10.256 preferenze.
Nell'aprile del 2010, a causa del diffuso malcontento tra gli elettori democratici per l'esito delle elezioni regionali, Civati dà vita assieme a Carlo Monguzzi al movimento politico interno al Partito Democratico chiamato "Andiamo Oltre", che si definisce come "un contratto a progetto, della durata di tre mesi, che vede coinvolte tutte le persone che hanno a cuore il futuro del Paese e del PD".
L'impegno assunto da coloro che hanno simbolicamente sottoscritto il contratto è di "non prendere in considerazione le vicende interne del partito, ma a prendere in considerazione esclusivamente i progetti e le proposte da fare al Paese".
Ha organizzato insieme a Matteo Renzi (sindaco di Firenze), il congresso/raduno "Prossima fermata: Italia", nei giorni 5, 6 e 7 novembre 2010, presso la Stazione Leopolda di Firenze, conosciuto anche come il "raduno dei rottamatori".
Avremo modo di parlare dell'attuale situazione politica italiana, di intercettazioni, processi, conflitti d'interessi e della crisi economica, giusto per citare alcuni temi.
Naturalmente, se volete proporre una domanda, compilate semplicemente il form qui sotto!
Tomorrow we'll have the pleasure of interviewing Giuseppe Civati, Italian politician and blogger.
He graduated Philosophy in 1998, and in 2004 he obtained the research doctorate at the Università Statale di Milano, where he collaborated in the research with the History of Philosophy chair.
He also worked at the Institute of Studies on Reinassance in Florence and the Universitat de Barcelona, in Spain, dealing mostly with Reinassance philosophy and the philosophical understanding of globalization and West identity.
Elected at the town council of Monza in 1997, the following year he became secretary of the Democratici di Sinistra. He has also been member of the provincial and regional secretary until the founding of the Partito Democratico, of which he is currently a member.
After Walter Veltroni's resignation the 17th of February 2009 from the presidency, he turned out to be the second most voted by participants to an online poll organized by L'Espressoas the choice for the new leader of the party.
He is considered one of the most important "thirty year olds" that might guide the generation change inside the Partito Democratico.
In July 2009 he became the national coordinator of Ignazio Marino's Electoral Campaign before the First Congress and primary elections of PD.
At the administrative elections of 28-29 March he was re-elected regional councillor in Lombardy with 10.256 votes.
In April 2010, due to the spreading discontent among democrats for the results of the regional elections, Civati started, together with Carlo Monguzzi, a political movement inside the PD, called "Andiamo Oltre", that which is defined as "a project contract, 3 months long, that involves everyone who cares about the future of the country and of the PD."
The committment of those who have simbolically signed the contract would be to "not consider the internal facts of the party, but only consider the projects and proposals for the country".
He has organized, together with Matteo Renzi, mayor of Florence, the congress "Prossima fermata: Italia", also known as the "gathering of scrappers".
We'll have the chance to talk about the current political situation in Italy, wiretappings, trials, conflicts of interest and the economical crisis, just to name a few topics.
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