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martedì 25 ottobre 2011

10minuticon Massimo Melica @massimomelica



Durante questa intervista con Massimo Melica, avvocato ed esperto di diritto applicato alle nuove tecnologie, abbiamo affrontato il tema della legislazione applicata alla rete, e soprattutto dei tentativi di censura più volte tentati sia in Italia che all'estero.


Questa settimana si inaugura una nuova rubrica di Intervistato.com: 10minuticon, video interviste da 10 minuti con personalità che si sono distinte in Rete.

Qualche giorno fa abbiamo avuto il piacere di intervistare Massimo Melica, esperto di diritto applicato alle nuove tecnologie.
Massimo inizia a occuparsi di questa materia agli inizi degli anni '90, quando la stessa ancora non esisteva, scrivendo dell'uso di carte di credito e bancomat.

Tutte le tematiche sociali che portano le persone al dialogo e alla discussione diventano oggetto di interesse del diritto, che dunque ne regola le diatribe.
Internet è visto dunque come la sfida culturale più importante dell'uomo: secondo Massimo bisogna imparare a disciplinare il dialogo attraverso uno strumento che abbatte le barriere territoriali, le barriere spazio-tempo e soprattutto immagazzina ciò che noi affermiamo: è quindi necessario adottare un uso sempre più responsabile e consapevole della Rete, più etico di quello che era possibile usare anni fa. [video]

Per quel che riguarda la legislazione in materia di nuove tecnologie, Massimo sostiene che una parte della normativa esistente può essere applicata, ma è chiaramente auspicabile che il diritto si fondi su dei paradigmi nuovi, che possano favorire effettivamente l'uso delle nuove tecnologie. [video]

Abbiamo chiesto a Massimo come è nato Open Politics, che raccoglie tutte le buone iniziative legate alla politica che nascono in Rete, con le loro caratteristiche di trasparenza, risparmio, contestazione verso la casta. L'idea è di costituirne l'anima progettuale, in grado di staccarsi dalla Rete e di parlare all'intera popolazione che è formata sia da persone che usano regolarmente le nuove tecnologie, sia da coloro che ancora non si sono avvicinati a questo mondo. [video]

Una democrazia informata che passa necessariamente, dunque, per l'istruzione e l'elevazione del livello culturale di chi è chiamato ad esprimere la propria preferenza. [video]

Per quel che riguarda le strutture organizzative dei partiti, uno degli aspetti più salienti è il fatto che queste sono nate in un  periodo storico nel quale non c'era Internet, né la possibilità di un dialogo diretto con gli elettori.
L'ipotesi di portare quindi persone nuove nei partiti sembra quindi poco efficace senza una reale innovazione anche per quel che riguarda le strutture, in modo da staccarsi dal modo tradizionale di gestire il potere del partito e sfruttare la base per costruire un sistema politico trasparente e in grado di risolvere realmente i problemi. [video]

La politica oggi non dialoga con la Rete, e secondo Massimo bisogna fare molta attenzione a non confondere il marketing politico con la politica vera e propria.
L'obiettivo quindi è di far sì che il sistema diventi meritocratico, che la politica venga fatta in assoluta trasparenza e che dialogando in Rete le persone trovino nuove soluzioni nell'arte di governare. [video]

Abbiamo chiesto l'opinione esperta di Massimo per quel che riguarda il DDL intercettazioni: a suo avviso è necessario tutelare la privacy dei soggetti terzi e far sì che le intercettazioni non penalmente rilevanti non vengano diffuse pubblicamente.
Per quanto riguarda il comma 29, invece, si tratta di un testo molto generico a livello giuridico: si fa menzione di "siti", ma senza specificare se si tratta di blog, testate giornalistiche registrate oppure pagine Facebook, rendendo evidente il fatto che il legislatore non conosce la materia che tenta di regolare. [video]

Abbiamo concluso chiedendo quali sono i passi da intraprendere per arrivare a un concetto reale di open politics: secondo Massimo è necessario affidarsi all'ascolto, al dialogo e alla mediazione, e pensare delle politiche nuove che siano orientate al bene comune.
A suo avviso unirsi per trovare le soluzioni ai problemi più stringenti è possibile e bisogna farlo non solo per vivere in maniera dignitosa, ma anche per garantire un futuro alle prossime generazioni. [video]

Invito quindi tutti a guardare l'intervista con Massimo, molto più ricca di riflessioni e dettagli a questa mia breve sintesi.

Buona visione!

Maria Petrescu


10minuticon Massimo Melica

This week we present a new section of Intervistato.com: 10minuteswith, video interviews 10 minutes long with personalities that have distinguished themselves online.

A few days ago we had the pleasure of interviewing Massimo Melica, expert of law applied to the new technologies.
Massimo started dealing with this matter in the early 90s, when it actually didn't exist yet, writing about the use of credit cards and cash mashines.

All the social thematics that bring the people to dialogue and discussion become object of interest for the law, that regulates its pathologies.
The Internet is seen as man's most important cultural challenge: in Massimo's opinion it is necessary to learn to discipline the dialogue through a tool that erases territorial barriers, space-time barriers and most importantly stores everything we say: it is necessary to adopt a more and more responsible and aware use of the Web, more ethical than what it was possible to use years ago. [video]

As for the legislation of new technologies, Massimo says that a part of the existing code can be applied, but it is clearly desirable that we find new paradigms that can effectively favor the use of new technologies. [video]

We asked Massimo how Open Politics was born, the project that puts all the online born politics related initiatives together, with their characteristics of transparency, saving, dispute against the caste. The idea is to be their projectual core, able to take a step back from the Web and to talk to the entire population, which is made both of people who regularly use new technologies, and the people who haven't yet approached this world. [video]

An informed democracy that necessarily starts with proper education and the elevation of the cultural level of the people who are called to express their preference through their vote. [video]

As for the organizational structures of parties, one of the most important aspects is the fact that they were born in a period when there was no Internet, nor the possibility of a direct dialogue with the voters.
The idea of bringing new people in parties seems to be uneffective without real innovation of the structures, getting away from the traditional way of managing the power inside the party and starting to exploit the base to build a transparent political system capable of actually solving problems. [video]

Politics today doesn't talk with the Web, and in Massimo's opinion it is necessary to be very careful not to confuse political marketing with actual politics.
The goal is to make the system meritocratic, to achieve perfectly transparent politics and allowing people who dialogue online to find new solutions in the art of ruling. [video]

We asked Massimo's expert opinion about the DDL wiretappings: in his opinion it is necessary to protect the privacy of third parts and avoid publishing wiretappings that are not relevant to the goals of the trial.
As for Comma 29, the text is very generic at a legal level: it mentions "websites" without specifying whether they mean blogs, registered newspapers or Facebook pages, revealing that the legislator doesn't really know the topics on the table. [video]


We finished asking what are the necessary steps to make open politics possible: in Massimo's opinion we should rely on listening, dialogue and mediation, and think of new politics that are oriented to the common good.
Uniting people with the goal of finding solutions to the greatest problems is possible and we should do it not only to live in a dignified manner, but also for the well being of future generations. [video]

I invite everyone to watch the interview with Massimo, much richer in details and insights than my brief synthesis.

Enjoy!

Maria Petrescu

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