Nicola De Carne, fondatore di Wi-Next, ci ha raccontato le origini e l'evoluzione del suo progetto, pensato come tecnologia software in grado di realizzare reti wi-fi completamente auto-configurabili in maniera automatica nella maniera più semplice ed economica possibile.
StartupID è la rubrica realizzata in collaborazione con Indigeni Digitali e dedicata al mondo delle startup.
La seconda intervista della rubrica StartupID è con Nicola De Carne di Wi-Next.
Ideata nel 2004 dal gruppo di ricerca del Politecnico di Torino, capitanato dal Professor Angelo Raffaele Meo, Wi-Next ha l'obiettivo di sviluppare tecnologia software in grado di realizzare reti wi-fi completamente auto-configurabili in maniera automatica nella maniera più semplice ed economica possibile.
Nel 2007 è nata ufficialmente Wi-Next rimasta all'interno dell'Incubatore delle Imprese Innovative del Politecnico per tre anni.
Durante questo periodo sono stati industrializzati i prodotti e sono stati realizzati i router, da quelli più piccoli, adatti per uso domestico, ai nodi di rete per la copertura di aree molto estese.
Alla scadenza dei tre anni, Wi-Next è stata acquisita da Carpaneto Sati, diventando quindi una - seppur piccola - realtà aziendale affermata ed estremamente specializzata. [video]
La tecnologia è basata su codice open source, non sono mai stati sviluppati protocolli proprietari.
Inizialmente si è partiti con la tecnologia software, che consente fondamentalmente di far sì che quando i router si accendono in modalità mesh, si riconoscono tra di loro e automaticamente definiscono le cosiddette "rotte", ovvero il "routing". Se uno dei nodi si rompe, gli altri lo isolano e automaticamente ricreano la rete.
Per quello che riguarda la tecnologia hardware, invece, da qualche mese Wi-Next ha cominciato a progettare e realizzare in Italia le proprie schede, che precedentemente venivano acquistate all'estero.
Questo cambiamento è dovuto all'esigenza di avere controllo sull'hardware, dato il fatto che oramai il wi-fi non è più solamente un modo per collegarsi a Internet: è possibile realizzare reti intelligenti in grado di interagire con l'ambiente attraverso sensori integrati direttamente sul nodo di rete wi-fi. [video]
Le potenziali applicazioni sono svariate: dal semplice hotspot wi-fi fino a reti estese per la copertura di piccoli paesi, porti, capannoni e stadi, come ad esempio lo stadio privato della Juventus, che sfrutta proprio la tecnologia di Wi-Next.
Per quel che riguarda le reti di sensori, invece, le applicazioni sono innumerevoli: con un unico investimento di rete wireless, si dà la possibilità di far girare sulla rete non solo la connettività, ma anche e soprattutto dati riguardanti l'ambiente.
I nodi infatti possono essere integrati a nodi RFID, ZigBee, Bluetooth, diventando quindi dei veri e propri hub wi-fi su cui poter integrare altre tecnologie radio o dei sensori. [video]
Nicola ci ha anche fornito ulteriori dettagli e spiegazioni riguardo alle tecnologie che Wi-Next offre, nonché qualche anticipazione rispetto a quelle che saranno le novità e le prospettive di sviluppo dell'azienda per il futuro.
Invito tutti dunque a visionare l'intervista integrale.
Buona visione!
Maria Petrescu
StartupID | Nicola De Carne of Wi-Next
The second interview of StartupID is with Nicola De Carne of Wi-Next.
Created in 2004 in the research group of the Turin Politechnic, guided by Professor Angelo Raffaele Meo, Wi-Next has the goal of developing software technology that is able to create wi-fi networks that are completely automatically self-configurable in the easiest and cheapest way possible.
In 2007 Wi-Next was officially born, after staying in the Innovative Enterprise Incubator of the Politechnic for three years.
During this period the products have been industrialised and the routers were created, from the small ones, great for domestic use, to the network hubs to cover very large areas.
After the three years deadline, Wi-Next was bought by Carpaneto Sati, becoming a small, yet established and very specialized company. [video]
The technology is based on open-source code, no proprietary protocols have ever been developed.
Initially they started with the software technology, that basically allows routers to activate in mesh mode, to recognize each other and automatically define the routing. If one of the devices breaks, the others isolate it and automatically redefine the network.
As for the hardware technology, during the last few months Wi-Next has started to project and make the motherboards in Italy, after deciding to stop buying them abroad.
This change is due to the need to have control over the hardware, since wi-fi is no longer just a way to connect to the Internet: it is possible to create intelligent networks that are able to interact with the environment through sensors integrated directly on the wi-fi node. [video]
The potential applications are various: from the simple wi-fi hotspot to large networks that can cover small towns, harbours, warehouses, stadiums, such as the Juventus private stadium, that uses Wi-Next technology.
As for the sensor networks, on the other hand, the applications are countless: with only one wireless network investment, you have the possibility to use it not just for Internet connectivity, but also for the data regarding the environment.
The nodes can be in fact integrated to RFID, ZigBee, Bluetooth nodes, becoming actual wi-fi hubs on which you can integrate other radio or sensor technologies. [video]
Nicola has given us further details and explanations regarding the technologies that Wi-Next has to offer, and a few anticipations about what's new and the development perspectives for the company.
I invite everyone to view the full interview.
Enjoy!
Maria Petrescu
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