Qualche giorno fa abbiamo avuto il piacere di intervistare Danielle Lauren, regista e produttrice australiana, nonché ideatrice del 11Eleven Project.
Il progetto, nato in un cinema in seguito alla visione dei film Powaqqatsi e Koyaanisqatsi, consiste fondamentalmente nel fatto che persone da tutto il mondo, nelle 24 ore del giorno 11 Novembre, registrino una parte della loro vita su qualsiasi supporto abbiano a disposizione.
Tutto il contenuto creativo così raccolto (video, fotografie, musica, suoni e testo), andrà a confluire in un film documentario, un libro di fotografia e una compilation di musica dal mondo. [video]
Non potevamo non chiedere a Danielle in quale modo il suo progetto sia diverso da quanto fatto da YouTube con Life in a Day: a suo avviso le differenze possono essere distinte in tre grandi aspetti.
In primo luogo, il Progetto 11/11 è molto più inclusivo dal punto di vista dei paesi partecipanti. A causa di motivazioni politiche, dal progetto Life in a Day di YouTube sono stati esclusi paesi come Cuba, Corea del Nord, Iran, Myanmar (Burma), Syria e Sudan, giusto per citarne alcuni.
Il Progetto 11/11 non è politico e quindi pone l'accento sulle storie che le persone vogliono raccontare, a prescindere dalla loro provenienza geografica.
In secondo luogo, il progetto non è a scopo di lucro. Le proiezioni del film, quando uscirà, saranno gratuite e i proventi delle vendite dei DVD, dei libri e delle compilation andranno agli enti di beneficenza con cui collaborano.
In terzo luogo, il Progetto 11/11 è un'organizzazione grassroot. Secondo Danielle il fatto che il film Life in a Day fosse totalmente privo di loghi e affermazioni politiche forti, e in nessun modo controverso, è probabilmente attribuibile al fatto che i produttori rappresentavano comunque una grande organizzazione come YouTube, e forse questo ha limitato in qualche modo le loro voci. [video]
Per partecipare basta registrare qualche aspetto della propria vita nell'arco delle 24 ore del giorno 11 Novembre 2011, su qualsiasi supporto si desideri.
E' possibile caricare il contenuto su qualsiasi piattaforma, dato che non si tratta di un progetto di YouTube, a patto che abbia un URL e sia accessibile agli organizzatori del progetto.
Per facilitare le persone che vogliono partecipare sono stati pubblicati 11 argomenti, da vedere come linee guida aperte all'interpretazione, che possono dare un'idea della direzione che sarebbe interessante esplorare.
Gli argomenti consistono in parole come "inizi", "amore", "routine", ma anche "oscurità" e "crepacuore": ognuna di queste può essere interpretata personalmente ed esplorata attraverso il contenuto registrato l'11 Novembre. [video]
Il film uscirà il 21 Settembre 2012 con 5000 proiezioni gratuite in tutto il mondo. Non sarà possibile vedere il film online perché l'obiettivo stesso del progetto è quello di portare insieme le persone, farle uscire di casa e radunarsi a vedere il film. [video]
Per quel che riguarda i criteri di selezione degli enti di beneficenza, questi erano essenzialmente due: in primo luogo la maggior parte del denaro dato alle associazioni in questione deve essere speso per la causa che queste vogliono sostenere; in secondo luogo gli enti devono essere allineati con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite.
Sono stati scelti enti come il WWF, Save the Children, The Hunger Project e Opportunity International, giusto per citarne alcuni. [video]
Chiunque voglia partecipare oppure sostenere in altri modi il progetto può trovare ulteriori dettagli sul sito 11Elevenproject.com e sulla pagina fan di Facebook.
Invito tutti a visionare l'intervista, molto più ricca di riflessioni e informazioni rispetto a questa mia breve sintesi.
Buona visione!
Maria Petrescu
10 minutes with Danielle Lauren
A few days ago we had the pleasure of interviewing Danielle Lauren, director, producer and creator of the 11Eleven Project.
The project was born in a cinema after seeing the films Powaqqatsi and Koyaanisqatsi, and it basically consists in making people from all over the world record a part of their lives on any recording device they have during the 24 hour period on the 11th of November.
All the creative content (video, photograph, music, sound and text) will go into the production of a feature length documentary film, a photograph book and a world music compilation. [video]
We couldn't not ask Danielle in what way her project is different from what YouTube has done with Life in a Day: in her opinion the differences can be divided into three major aspects.
Firstly, the 11Eleven Project is much more inclusive, in terms of the participating countries. Because of political motivations, some countries, such as Cuba, North Korea, Iran, Myanmar (Burma), Syria and Sudan weren't allowed to participate in the Life in a Day YouTube project.
The 11Eleven Project isn't a political one, so the main interest is in people's stories, regardless of their geographical provenience.
Secondly, the project is not for profit. The screenings will be free and the money from the sales of the DVDs, the books and the music albums will go to partnered charities.
Thirdly, the 11Eleven Project is a grassroot organization. In Danielle's opinion the fact that the movie Life in a Day didn't have any logos or strong political statements, and in no way was it particularly controversial, is probably due to the fact that the producers represented a big organization as YouTube, and that might have restricted their voices. [video]
To participate you just have to register a part of your life during the 24 hour period of the 11th of November 2011, on any recording device you want.
It is possible to upload the content on any platform, since it's not a YouTube project, as long as it has an URL and the organizers are able to view it and access it.
To help people who want to participate, 11 topics have been published, and they are to be seen as guidelines open to interpretation, which only give an idea of the direction that would be interesting to explore.
The topics consist in words like "beginnings", "love", "routine", but also "darkness" and "heartbreak": every one of these can be personally interpreted and explored through the content recorded on the 11th of November. [video]
The film will come out on the 21st of September 2012 with 5000 free screenings around the world. It will not be possible to see the film online because the goal of the project is to bring people together, get them out of their houses and gather to see the film. [video]
As for the selection criteria for the charities, they were two: firstly, the majority of the money given to said charities has to be spent for the cause they're trying to support; secondly, the charities have to be alligned with the UN Millennium Development Goals.
Charities such as the World Wildlife Fund, Save the Children, The Hunger Project and Opportunity International have been chosen. [video]
Anyone who wants to participate or support the project in other ways can find further details on the website 11Elevenproject.com and the Facebook fanpage.
I invite everyone to view the interview, which is much richer in insight and information than my brief synthesis.
Enjoy!
Maria Petrescu
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