Diego Bianchi, autore di Tolleranza Zoro e di The Show Must go Off su La7, ci ha raccontato più in dettaglio alcuni dei fatti più rilevanti dal punto di vista politico accaduti durante il 2011, ripresi peraltro anche nel suo documentario "Finale di Partita", andato in onda su La7.
Il 2011 è stato un anno pieno di avvenimenti importanti per l'Italia, specialmente dal punto di vista politico. Insieme a Diego Bianchi, autore di Tolleranza Zoro, abbiamo ripercorso alcuni degli eventi più salienti dell'anno 2011, a partire dalle rivolte di Manchester, passando per la manifestazione del 15 ottobre in Piazza San Giovanni a Roma, ed arrivando infine alle soglie delle dimissioni di Silvio Berlusconi.
Su La7 è recentemente andato in onda lo speciale di Diego, "Finale di Partita", di cui questa intervista approfondisce alcuni aspetti e argomenti che nel documentario venivano solo accennati.
Innanzitutto Diego ha descritto quella che è stata la manifestazione del PD del 5 Novembre in Piazza San Giovanni a Roma, un evento molto partecipato e caricato di un'atmosfera positiva in vista della prospettiva di caduta di Berlusconi. Il segretario del PD Bersani ha ribadito in quell'occasione la sua posizione riguardo ai passi da intraprendere in seguito alla caduta del governo. Lui più di tutti, infatti, era orientato ad andare subito al voto, sia perché in quel momento il PD aveva i voti necessari, sia perché in caso contrario alla successiva occasione utile il suo mandato come segretario sarebbe già scaduto.
Si era consapevoli, comunque, dei rischi che avrebbe comportato un governo di transizione molto poco popolare, con una presenza compromessa e annacquata del PD in quello che già si era capito sarebbe stato un governo "lacrime e sangue". [video]
Abbiamo chiesto anche quali sarebbero i candidati più probabili per coprire il ruolo di segretario del PD, e Diego ha elencato tre nomi: Nicola Zingaretti, anche se molto probabilmente diverrà il sindaco di Roma, Chiamparino e Matteo Renzi, l'attuale sindaco di Firenze.
La sua iniziativa alla Leopolda di Firenze ha fatto molto clamore, soprattutto perché Bersani non ha voluto parteciparvi, trasformando lo scisma interno al PD in un fenomeno mediatico enorme. E' stato un errore, secondo Diego, dare così tanto spazio alle polemiche quando sarebbe bastato semplicemente presentarsi alla Leopolda per disinnescare il "fenomeno Renzi". [video]
Dall'altra parte a Bologna, Pippo Civati e Debora Serracchiani hanno organizzato "Il Nostro Tempo", manifestazione che tuttavia non ha avuto lo stesso risalto sui media, probabilmente perché dal punto di vista della comunicazione non sono stati altrettanto accorti, sebbene avessero più contenuti condivisibili rispetto a Renzi.
Diego non è volutamente andato ad alcuna delle manifestazioni durante il mese di ottobre, innanzitutto perché ha trovato avvilente e paradossale che ogni leader si organizzasse la propria iniziativa. Sarebbe stato decisamente più produttivo organizzarne una sola, in cui tutti avrebbero potuto discutere e confrontarsi. [video]
Non potevamo non chiedere dettagli aggiuntivi rispetto agli scontri di Manchester e di Piazza San Giovanni a Roma, a cui Diego ha assistito personalmente, e che ha analizzato in maniera approfondita, evidenziando le differenze tra il comportamento delle forze dell'ordine inglesi e quelle italiane. [video]
Infine Diego ha risposto alle domande di Cristiana Alicata riguardo alla posizione del PD rispetto al matrimonio gay e alle famiglie arcobaleno, riprendendo la lunga intervista che Diego stesso aveva fatto a D'Alema, e alla domanda di Luca Alagna rispetto al motivo per cui in Italia non si è creato un vero movimento Occupy. [video]
Invito tutti a visionare l'intervista integrale, molto più ricca di dettagli e riflessioni rispetto a questa mia breve sintesi.
Buona visione!
Maria Petrescu
Intervistato.com | Diego Bianchi
2011 was a year filled with important political events for Italy. Together with Diego Bianchi, author of Tolleranza Zoro, we have analyzed some of the most important of them, starting from the Manchester riots, to the 15th of October protests in Piazza San Giovanni in Rome, and finishing with Berlusconi's resignment.
Diego's special "Finale di Partita" has recently been aired by La7, and this interview is a more profound analysis of some aspects and facts that were only mentioned in the documentary.
First of all Diego has described the PD gathering in Piazza San Giovanni on the 5th of November, an event that had a lot of participants and was permeated by a positive atmosphere, waiting for the Berlusconi government to fall. PD Secretary Bersani has made his point very clearly regarding what he wanted to do afterwards: he was probably the most willing to go elections right away, both because the Democratic Party had the numbers at that time, and because otherwise at the next elections he would no longer be PD's secretary.
Everyone was aware of the risks of an unpopular transition government, with a compromised and dilluted presence in what was already seen as a "tears and blood" government. [video]
We asked which would be the most probable candidates to cover the role of PD Secretary, and Diego has indicated three names: Nicola Zingaretti, even though he will probably become the Mayor of Rome, Chiamparino and Matteo Renzi, the current Mayor of Florence.
His initiative at the Florence Leopolda has originated a lot of discussione, especially because Bersani didn't want to participate, thus transforming the internal division of PD in a huge media phenomenon. It has been a mistake, in Diego's opinion, to give so much space to senseless discussions when it would have been so easy to just go to the Leopolda to "defuse" Renzi. [video]
On the other side, Pippo Civati and Debora Serracchiani have organized "Il Nostro Tempo", an event that hasn't had the same impact on media, probably because from a communication point of view they haven't been as resourceful, even though they had more content than Renzi.
Diego willingly didn't go to any of the events organized during the month of October, first of all because he thought it was quite strange that every leader organized their own initiative. It would have been much more productive to do just one, during which everyone would have been able to discuss and explain their position. [video]
We couldn't not ask some more details regarding the riots of Manchester and Rome, that Diego has seen in person, and that he analyzed in detail, stressing the differences between the behavior of the English and Italian police. [video]
Diego has also answered to Cristiana Alicata's question regarding PD's position when it comes to gay marriage and rainbow families, also explainaing part of a long interview he has done with D'Alema, and to Luca Alagna's question regarding the reason why in Italy we haven't had a proper Occupy movement. [video]
I invite everyone to view the full interview, much richer in detail and insight than my brief synthesis.
Enjoy!
Maria Petrescu
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