In occasione della presentazione del loro libro "Asinara Revolution" a Milano, abbiamo avuto il piacere di intervistare Michele Azzu e Marco Nurra, gli autori del blog dell'Isola dei Cassintegrati.
Innanzitutto abbiamo chiesto se in questa iniziativa abbiano ricevuto qualche aiuto da parte dei sindacati. La protesta dell'Isola dei Cassintegrati, un'occupazione durata 500 giorni, è stata a tutti gli effetti una protesta a costo zero. Michele e Marco hanno usato la leva dei social network per trasformarla in un reality reale, specialmente attraverso l'utilizzo di Facebook. Grazie a questa esposizione, la protesta è approdata nelle principali redazioni dei giornali e negli studi televisivi di Annozero e Tetris. [video]
Gli effetti del cambiamento nel metodo sono evidenti: chi protesta può farlo bene da solo, non c'è più bisogno del sindacato, che spesso non risponde alle rivendicazioni legittime dei lavoratori. E' possibile quindi organizzarsi da soli usando la rete: è il caso sia degli operai dell'Asinara, sia quello dell'occupazione del Teatro Valle. Ci si rende conto che è necessario cambiare qualcosa in Italia, anche se il timore è che il nuovo governo farà pagare la crisi sempre ai soliti, ovvero ai lavoratori e alle fasce deboli. [video]
Michele e Marco hanno incontrato anche gli operai della FIAT a Torino, e ne hanno raccolto testimonianze sconvolgenti nella loro normalità: stanno lavorando a ritmi serratissimi, mettendo anche a repentaglio la propria salute. I cambiamenti di Marchionne stanno uccidendo anni di rivendicazioni sindacali e diritti dei lavoratori, sebbene si sappia ormai che la FIAT vuole solo delocalizzare. Non è, in fondo, una questione di produttività, bensì di costi vivi. [video]
In questo caso il sindacato si trova a fare da solo, specialmente dopo l'uscita della FIAT da Confindustria, decisione che ha portato alla disdetta degli accordi sindacali a partire dal 1 Gennaio 2012. Secondo Michele, tuttavia, quando FIOM - CGILe altri sindacati si troveranno a dover fare delle scelte e trovare effettivamente delle soluzioni, potrebbero nascere nuove prospettive. [video]
I sindacati italiani purtroppo non costituiscono un fronte comune, rappresentano una realtà molto frammentata che riproduce le dinamiche della politica: un tempo il sindacato era molto forte perché tutti gli operai erano iscritti. Marco ha quindi fornito un ottimo spunto di riflessione, perché gli operai che hanno ritirato la tessera del sindacato devono aver avuto una grande delusione per farlo. E' molto difficile restare uniti, specie quando il sindacato diventa troppo estremo da una parte o dall'altra. [video]
Per chi volesse incontrare gli autori di Asinara Revolution di persona, le prossime date certe sono il 4 febbraio al Leoncavallo a Milano e l'11 febbraio a Firenze.
Naturalmente invito tutti a visionare l'intervista integrale, molto più ricca di spunti e dettagli rispetto a questa mia breve sintesi.
Buona visione!
Maria Petrescu
Instant | Michele Azzu and Marco Nurra on Asinara Revolution
At the presentation of their book, "Asinara Revolution" in Milan, we had the chance to interview Michele Azzu and Marco Nurra, the authors of the Isola dei Cassintegrati blog.
First of all we asked whether this initiative has received any help from unions: the protest of the Isola dei Cassintegrati, an occupation that lasted 500 days, was a no cost protest. Michele and Marco have used social networks to transform it in a real reality show, especially through the use of Facebook. Thanks to this kind of media exposure, the protest has been noticed by newspapers and television shows, such as Annozero and Tetris. [video]
The effects of the change of methodology are obvious: who protests can do it by himself, there's no need of the union's help, that doesn't answer the legitimate requests of workers anyway. It's possible to get organized autonomously using the web: it's the case of the Asinara workers, but also of the Valle Theater workers. Anyone can realize that it is necessary to change something in Italy, even though the greatest fear is that the new government will make the workers pay for the crisis. [video]
Michele and Marco have met the FIAT workers in Turin, and have gathered disturbing statements: they're working extremely hard, putting their own health at risk. Marchionne's changes are killing years and years of union rights rivendications, even though everybody knows that FIAT just wants to delocalize. It's not a matter of productivity, but a matter of costs. [video]
In this case the union is left alone, especially after the exit of FIAT from Confindustria, a decision the led to canceling all agreements made with the unions, effective after the 1st of January 2012. In Michele's opinion, however, when FIOM - CGIL and other unions will have to choose and find solutions, there might be a hope for new perspectives. [video]
Italian unions are unfortunately not a common force, they represent a very fragmented reality that reproduces the dynamics of politics: time ago the union was very strong because every worker was in it. Marco has thus offered a great meditation suggestion, because the workers that have cancelled their union card must have been very disappointed to do so. It's very difficult to stay together, especially when the union becomes very extreme on one end or the other. [video]
For those who would like to meet Asinara Revolution's authors in person, the next certain date is the 11th of February in Florence.
I invite everyone to view the full interview, much richer in details and insights than my brief synthesis.
Enjoy!
Maria Petrescu
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