Durante quest'intervista con Elisa Segoni abbiamo avuto modo di parlare del progetto con cui ha vinto il Grant di Working Capital nel 2011, ovvero "Servizi collettivi per l'abitare".
StartupID è la rubrica realizzata in collaborazione con Indigeni Digitali e dedicata al mondo delle startup.
Durante quest'intervista con Elisa Segoni, abbiamo avuto modo di parlare del progetto con cui ha vinto il Grant di Working Capital nel 2011, ovvero "Servizi collettivi per l'abitare".
Il progetto consiste nella realizzazione di una piattaforma comunicativa digitale che serva come strumento di controllo e gestione delle attività condivise nell'housing sociale, ovvero quelle strutture residenziali integrate da spazi con funzioni comuni, pensate per chi necessita di residenze temporanee che siano il più possibile agevoli da usare. La dotazione tecnica ad uso individuale è infatti ridotta al minimo, mentre invece sono presenti ampi spazi ad uso comune.
Si tratta di un settore che non risponde adeguatamente ai bisogni di servizi collettivi, ovvero quelle funzioni che possono dare un valore aggiunto a un progetto di social housing, ma sono già in essere diverse esperienze che cercano di rispondere a questa domanda insoddisfatta. Una di queste è il co-housing, che si differenzia dal housing sociale in quanto è possibile scegliere le persone con cui si andrà ad abitare.
Il progetto va ad incidere su una fascia ben distinta di utenti, i cosiddetti temporary user (studenti fuori sede, lavoratori, single, persone separate), che hanno esigenze molto precise di utilizzo temporaneo di un alloggio, generalmente per una durata che va da un minimo di 3 mesi a massimo un anno. La piattaforma ideata da Elisa dovrebbe servire alla risoluzione dei problemi quotidiani in modo rapido e con il minimo sforzo: da un'indagine a campione che lei stessa ha effettuato, lo stress legato alla gestione del tempo incide negativamente sulle attività quotidiane e specialmente sulle relazioni sociali con gli altri residenti.
La risposta a questo target di utenti quindi sarebbe la realizzazione di una piattaforma comunicativa per gestisca gli spazi e i tempi (accesso alla lavanderia, spazi di studio, etc.), e quindi favorisca la coesione sociale. Diventerebbe un social network condominiale dove sarebbe possibile lasciare messaggi, organizzarsi per l'uso dei servizi condivisi, oppure prendere accordi per degli acquisti collettivi. [video]
Il progetto è ancora in fase di concept, quindi ancora da sviluppare, ma l'idea è di predisporre un portale online, accessibile da qualsiasi device, e una rete domestica con un client touchscreen posizionato all'ingresso della residenza, che riassume le attività e i servizi disponibili. [video]
L'obiettivo è di arrivare alla fine del 2012 con la validazione della versione beta della piattaforma, mentre per il futuro più lontano aspira a farlo diventare un modello replicabile su tutte le social housing del futuro, e di declinarlo anche in altri ambiti (ospedaliero, aeroportuale, sportivo). [video]
Infine Elisa ci ha spiegato come verrebbe strutturata la piattaforma, anche dal punto di vista della visibilità dei contenuti dal di fuori della residenza, quali aziende si sono mostrate interessate al progetto e quali saranno le caratteristiche peculiari delle diverse tipologie di social housing. [video]
Invito tutti naturalmente a visionare l'intervista integrale, molto ricca di dettagli e spunti.
Buona visione!
Maria Petrescu
StartupID | Elisa Segoni of Collective services for social housing
During this interview with Elisa Segoni we had the chance to talk about the project with which she won the Working Capital Grant in 2011, "Collective services for social housing".
The project is basically a digital communicative platform that works as a control and management tool for the shared activities of social housing, which are residential structures integrated with shared spaces, created for those who need temporary housing which are extremely handy and easy to manage. The individual tools provided are minimum, but there are large common spaces.
This is a sector that doesn't respond adequately to the need of collective services, those functions that can add value to a social housing project, but there are already several experiences that try to respond to this demand. One of them is co-housing, which is different from social housing because it allows people to choose each other before they actually go live together.
This project regards a very distinct set of users, the so called temporary users (students, workers, singles, divorced people) who have very precise temporary use needs, generally for 3 to 12 months maximum. The platform that Elisa created should serve to solve daily problems in a fast and effortless manner: from a poll she made, she found out that the stress connected with the time management is a negative factor for daily chores and social relationships with other residents.
The answer to this type of target would be the realization of a communication platform that can manage spaces and time (laundry machines, study spaces, library, etc.), and that can make social cohesion easier. It would be an internal social network where it would be possible to leave messages, organize shared services and make agreements for collective purchases. [video]
The project is still in a concept phase, so it still has to be developed, but the idea is the make an online portal, accessible from any device, and a domestic setup with a touchscreen client right at the entrance of the building. [video]
The goal is to arrive at the end of 2012 with the validation of the beta version of the platform, while for the future Elisa hopes that this will become a replicable model for all social housings, and also use it in other sectors (hospitals, airports, etc.). [video]
Finally Elisa told us how the platform is to be structured, especially from a content visibility point of view, which companies have shown interest in the project and which will the most peculiar characteristics of different types of social housing be. [video]
I invite everyone to view the interview, much richer in details than my brief synthesis.
Enjoy!
Maria Petrescu
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