Per la serie Intervistato Journalism Festival direttamente dal Festival del giornalismo di Perugia, abbiamo avuto il piacere di intervistare Alessio Jacona, giornalista ed esperto di nuovi media italiano.
La prima domanda posta riguarda proprio il mestiere del giornalista e come eso sia cambiato attraverso e grazie ai nuovi media digitali. Jacona descrive questo momento come il vertice di una evoluzione che perdura da anni e che in un primo momento è stata accolta con diffidenza e resistenza dagli addetti ai lavori, i quali tuttavia ora si trovano ad accettarla come un dato di fatto, domandandosi come gestirla. [video]
Cita poi Mark Jones della Reuters che dice: “il mestiere del giornalista si sposta dallo scoop a tutti i costi alla content curation“. Il ruolo del giornalista cambia, continua Jacona, nel momento in cui il giornalista è online e le notizie (gli scoop) è in grado di intercettarle intervenendo a posteriori sfruttando tutti gli strumenti offerti dalla rete e dai media tradizionali andando a creare un approfondimento, una contestualizzazione ed una analisi della storia che solo la competenza del giornalista può produrre. Un ruolo quindi non di filtro ma di strutturazione dell’informazione. [video]
Ci siamo poi fatti spiegare cosa sia la content curation che, secondo Jacona, è il saper scegliere gli strumenti e riconoscere quelle che sono le vere notizie, raccogliendole e poi “ricostruendole dentro un frame nuovo più ricco, perché completo di rimandi e di uno storytelling” basato sul materiale raccolto ma frutto della competenza” per poi rilanciarlo su quegli stessi strumenti da cui i vari frammenti sono stati raccolti. [video]
Ultimamente abbiamo visto un grande interesse verso un cambiamento degli strumenti da cui un giornalista (e non solo) può reperire e veicolare le notizie. La tendenza svolta verso una forma più Visual ma anche più facile da utilizzare per gli stessi utenti. Abbiamo chiesto cosa e in che modo questo potrebbe cambiare le cose nella fruizione del servizio. Prima di entrare nel vivo della risposta Jacona cita nuovamente una massima (che è poi anche una verità) di Jones: “le informazioni stanno su Twitter, il pubblico su Facebook” dove nel primo le notizie scorrono a macchia d’olio mentre nel secondo rimangono chiuse in un contesto più circoscritto ma non per questo privo poi di pubblico.
Detto questo tornando alla domanda Jacona ci conferma che è indubbio il grande successo di quella comunicazione basata su infografiche o immagini complesse in cui sono riassunte grandi quantità di dati, modello che però vira nuovamente “verso una semplificazione dell’informazione nel tentativo di renderla più fruibile o accessibile a chi quell’informazione non è più abituato a leggerla o non ne ha più tempo per leggerla“. Cita il caso di Pinterest, social network che si basa proprio sulla condivisione di immagini. Si possono trovare “foto notizia” dove in una sola immagine è racchiuso il senso e il succo della notizia, l’estrema sintesi del giornalismo, oppure infografiche (la maggioranza) dove sono racchiusi, organizzati e resi immediatamente fruibili anche a non esperti grandi quantità di dati. Questo però, nonostante la sua popolarità, non sarà il futuro dell’informazione ma più facilmente sarà parte integrante di un contesto più ampio. [video]
Abbiamo poi parlato ancora di informazione, social network e integrazione tra gli stessi. Per approfondire quanto scritto qui sopra vi rimando quindi alla visione della nostra video intervista.
Buona visione!
Maria Petrescu | @sednonsatiata
Matteo Castellani Tarabini | @contepaz83
Jacopo Paoletti | @jacopopaoletti
Intervistato.com | Alessio Jacona #ijf12
For the Intervistato Journalism Festival series, directly from Perugia, we had the pleasure of interviewing Alessio Jacona, Italian journalist and new media expert.
The first questions is about the work of the journalist and how it's changed thanks to new digital media. Jacona decribes this moment as the climax of an evolution that has lasted years and that at first has been received with skepticism and resilience by those who work in the field, and that now have accepted it as a fact, asking themselves how to manage it. [video]
He then quotes Mark Jones from Reuters and says: "the journalist's goal changes from the scoop to content curation". The role of the journalist changes, continues Jacona, in the moment in which the journalist is online and he is able to find news (scoops) by acting afterwards, and taking advantage of all the tool offered by the web and by traditional media, creating an in depth analysis, giving context and analyzing the story in a way that only a journalist's competence can allow. Not only a filter, but an important figure that gives structure to information. [video]
He also explained what content curation is, and he believes it's knowing how to choose your tools and recognize true news, gathering them and then "rebuilding them in a new, richer framework, because it is complete with a storytelling and references, based on the material that has been gathered, but also the result of competence" with the aim of relaunching it on those same tools from which the various fragments have been collected. [video]
Recently we have seen a great interest towards a change in the tools on which a journalist (but not only) can find and spread news. The trend is going in the direction of a more visual and user friendly form. We asked how this may affect the modalities of fruition of the service. Before answering, Jacona quotes Jones again: "information is on Twitter, the audience is on Facebook". In the former news spread like wildfire, in the latter they remain closed in an encircled context, but this doesn't mean it doesn't have any audience.
That being said, Jacona says that the great success of communication based on infographics and complex images is undeniable: great quantities of data are synthetized in them, but this is a model that goes toward a "semplification of information in the attempt of making it more easily understood or accessible to those who aren't used to reading that kind of information anymore, or don't have enough time to do so". You can find "photo news", where in one single image there's the sense and juice of the news, the extreme synthesis of journalism, or infographics (the majority) where great amount of data are organized and available to anyone, non experts as well. [video]
We also talked about information, social networks and their integration. For more details and insights, please view the video interview!
Enjoy!
Maria Petrescu | @sednonsatiata
Matteo Castellani Tarabini | @contepaz83
Jacopo Paoletti | @jacopopaoletti
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