▼ Il tweet del giorno

lunedì 25 giugno 2012

Intervistato.com | Giovanni Scrofani @jovanz74



Qualche tempo fa abbiamo avuto il piacere di intervistare Giovanni Scrofani, fondatore di Gilda35 e profondo conoscitore della storia di Internet e delle comunità hacker.


In primo luogo abbiamo chiesto che cos'è Gilda35: si tratta di una comunità online, un gruppo di persone che hanno un comune interesse per le tematiche relative agli approcci creativi nell'ambito dei social network. 

Il progetto è nato nel 2010, quando un tweet di Giovanni è casualmente finito in home page di Twitter. Naturalmente questo lo ha talmente incuriosito da determinarlo a fare del reverse engineering sull'algoritmo, facendo delle prove distribuite insieme a 35 amici. E' proprio da questo episodio quindi che nasce anche il nome: “gilda” infatti è un termine che viene dal mondo dei giochi di ruolo, dal “gergo da smanettoni anni '90″, come lo definisce Giovanni. Scoprirono quindi come dominare l'algoritmo dei top tweet, riuscendo a mandare in home page qualsiasi contenuto volessero, e si resero conto delle sue finalità evolutive sul mondo dei social network.

Twitter fino a quel momento era stato un newsnetwork utilizzato dagli attivisti per comunicare e trasferire notizie: con questo passaggio si iniziarono a intravedere anche finalità ludiche e ricreative. [video]

Abbiamo chiesto a Giovanni anche che cosa ne pensa dell'utilizzo che i VIP fanno di Twitter, specialmente considerando quel che è stato fatto con Il Più Grande Spettacolo Dopo il Weekend da Fiorello: a suo avviso i VIP usano i social come persone qualsiasi, affidandovi frammenti di vita, fotografie di amici e famiglia. E' però anche molto sorpreso dalla facilità con cui questo avviene. Negli anni '90 dover dare nome, cognome e indirizzo per registrarsi su un sito Internet sarebbe stato impensabile, molto probabilmente a causa della forte cultura dell'anonimato, per cui la privacy era un valore principe. [video]

Un'altra domanda fatta a Giovanni è legata alla definizione di Gilda35, legata al concetto di satira dadaista: è un concetto che viene dai forum che frequentava appunto negli anni '90, quando Internet cominciava a diffondersi in Italia. Non c'erano gli strumenti culturali per affrontare una novità di quel genere, ed era vissuto come qualcosa di nuovo ed inedito in modo molto forte. Del resto era stato atteso per decenni, essendo in origine un progetto militare per creare una rete che potesse resistere persino a un attacco nucleare.

Questo scenario quasi fantascientifico portò anche all'introduzione di nuovi concetti come l'informazione vivente, la singolarità, l'intelligenza collettiva derivante dall'interazione tra uomo e macchina: tuttavia, quando Internet finalmente arrivò, ci si trovò spaesati. In alcuni gruppi si iniziò a parlare di dadaismo, e molte idee che poi sono diventate patrimonio comune delle comunità online, e degli ambienti in cui si parlava di attivismo, hacking e controcultura, venivano proprio da questo movimento.

Improvvisamente si era creata la possibilità di creare forme di creatività inedite. I meme, ad esempio, nella loro semplicità fanno considerazioni geniali, persino portare avanti campagne politiche in modo inedito. Basti pensare a Occupy Wall Street, che nasce come uno scherzo di AdBusters[video]

Abbiamo chiesto a Giovanni che cosa è Anonymous: si tratta di una comunità online gigantesca, non nata su Wikileaks. E' molto più grande e importante di Wikileaks, e nasce sulle reti di 4chan, una imageboard anonima. Anonymous dà molta importanza alla figura dell'anonimato, principio affermato con forza specialmente durante le iniziative contro Scientology, che è stata oggetto di una serie di manifestazioni organizzate da Anonymous.

I social network dunque fanno da cassa di risonanza di questa importante presenza online, mentre l'anonimato permette una creatività spaventosa. Sui social network ci si limita al repost, a riproporre contenuti, mentre l'anonimato non solo fa esplodere le capacità creative, ma paradossalmente permette di parlare di politica in modo libero. [video]

Infine abbiamo chiesto come evolverà, a suo avviso, l'utilizzo dei social network e di Internet in sé come strumento. Secondo Giovanni, quando si parla di Internet bisogna farsi dei grandi bagni di umiltà. Si tratta di un fenomeno immenso, di cui vediamo solamente una minima parte. [video]

Vi invito naturalmente a visionare l'intervista integrale, molto più ricca rispetto a questa mia breve sintesi.

Buona visione!

Maria Petrescu | @sednonsatiata



Intervistato.com | Giovanni Scrofani

Some time ago we had the pleasure of interviewing Giovanni Scrofani, founder of Gilda35 and great expert of the history of Internet and hacker communities.

First of all we asked what Gilda35 is: it's an online community, a group of people who have a common interest for topics related to creative approaches in the field of social networks.

The project was born in 201, when one of Giovanni's tweets happened to end up in Twitter's home page. Naturally this made him very curious, so he decided to do some reverse engineering on the algorythm, and do some distributed attempts together with other 35 friends. It's from this episode that the name was born: "gild" is a term that comes from roleplaying, the 90s nerd language, as Giovanni calls it. They discovered how to dominate the top tweet algorythm, and managed to put in home page whatever content they wanted. This made them realize the evolutive goals on the world of social networks.

Until that moment Twitter had been a newsnetwork, used by activists to communicate and transfer news: with this passage they started to see playful and recreative goals. [video]

We asked Giovanni what he thinks about the use VIPs make of Twitter, especially considering what has been done with Il Più grande spettacolo dopo il weekend by Fiorello: he thinks VIPs use social networks as normal people do, publishing fragments of life, photos of friends and family. He is very surprised though by the ease with which this happens. In the 90s, having to give name and surname to register on an Internet website would have been outrageous, most probably because of the strong anonimity culture, for which privacy was a fundamental value. [video]

Another question we asked Giovanni is linked to the definition of Gilda35, related to the concept of dada satire: it's a concept that comes from the forums he used to read in the 90s, when Internet was starting to spread in Italy. There were no cultural tool sto deal with such a new scenario, and it was lived as something new in a very strong fashion. People have been awaiting it for decades, since it originally was a military project to create a web that could resist even a nuclear attack.

This almost Sci-Fi scenario brought us to the introduction of new concepts such as living information, singularity, collective intelligence derived from the interaction between man and machine: however, when Internet finally came, people were confused. In some groups there started to be talk of dadaism, and a lot of ideas that became common patrimony of online communities, activists, hackers and counterculture, came exactly from this movement.

All of the sudden there was the possibility to create new forms of creativity. Memes, for example, in their simplicity do some brilliant statements, and can even bring forth political campaigns. Just think about Occupy Wall Street, that was born as an AdBusters joke. [video]

We asked Giovanni what Anonymous is: it's a huge online community, not born on Wikileaks. It's bigger and more important than Wikileaks, and it was born on the web of 4chan, an anonymous imageboard. Anonymous gives a lot of importance to the anon figure, a principle that was strongly afirmed during the initiatives against Scientology.

Social networks mean resonance for this important online presence, while anonimity allows for an incredible creativity. On social networks we're limited to repost, and re-propose contents, while anonimity not only explodes creative capacities, but strangely it allows us to talk about politics freely. [video]

Finally we asked how, in his opinion, the use of social networks and Internet per se as a tool wil evolve. Giovanni thinks that when we talk about Internet we should all be very humble. It is immense, and we can only see a tiny part of it. [video]

I invite you to view the full interview, much richer than my brief synthesis.

Enjoy!

Maria Petrescu | @sednonsatiata

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