Ieri abbiamo avuto il piacere di intervistare Alessio Giannone, autore satirico creatore del personaggio di Pinuccio, "faccendiere" e dissacratore dei personaggi politici online.
In primo luogo abbiamo chiesto ad Alessio come è nata la sua serie di risposte satiriche, e lui ci ha rivelato che in realtà tutto è iniziato su YouTube lo scorso Ottobre, con la telefonata per il compleanno di Berlusconi. Solo in seguito è stata aperta la pagina su Facebook, e tre mesi fa è stato attivato l'account Twitter. Su tutti i canali è stato riproposto il linguaggio di Pinuccio, anche se non riceve mai risposta dai politici presi di mira, il che la dice lunga su come la politica italiana gestisce la comunicazione, ovvero in maniera unidirezionale e senza ammettere replica. [video]
Secondo Alessio la soluzione migliore sarebbe che ogni politico gestisse in prima persona il proprio account e la propria presenza online, ma la verità è che è l'impostazione culturale del politico italiano ad essere lontana dalla gente. Twitter evidenzia in maniera chiara questo aspetto, poiché si pensa di usare il mezzo per fare dei comizi, quando in realtà nessuno li ascolta più. [video]
Abbiamo chiesto che cos'è per lui la satira: Alessio pensa che sia ciò che è sempre stato, ovvero la presa in giro del potere. Il compito e la missione della satira è di tipo sociale, ovvero di mettere in evidenza le falle di quel preciso momento storico, e il modo in cui il potere politico sta sbagliando nelle proprie azioni. In più, la satira deve essere a 360°, e non avere colore, ma purtroppo in Italia - specialmente in TV - la satira ha sempre un colore, e si nota subito quando un comico prende di mira e colpisce l'avversario con più veemenza. [video]
Secondo Alessio il passaggio della satira dalla carta stampata a Internet ha dato la possibilità di cambiare la generazione di chi fa satira, poiché per arrivare a pubblicare su certi giornali vengono seguite metodologie da Prima Repubblica, ovvero favoritismi e raccomandazioni. Il web invece permette di essere completamente liberi, e per questo motivo fa tanta paura ai mezzi tradizionali. [video]
Il giornalismo cosiddetto tradizionale è morto, ed è sempre stato in vendita rispetto alla politica: c'è il giornale di destra, di sinistra, quello vicino agli imprenditori, ma le dinamiche dell'online sono completamente differenti. Gli utenti dedicano pochi minuti di attenzione a ogni singolo stimolo, per cui l'obiettivo diventa quello di far ridere e dare la notizia allo stesso tempo. [video]
Anche il modo di approcciarsi ai social media che hanno i politici italiani è completamente fallimentare: non è questione solo quantitativa, in termini di numero di followers, retweet o mention, ma soprattutto qualitativa, entrando nel merito del sentiment delle risposte. Alessio stima che l'80% delle risposte ricevute dai politici siano negative, e purtroppo sono pochi gli analisti che prendono in considerazione anche questi fattori. [video]
A Ottobre - Novembre, ad ogni modo, inizia la campagna elettorale, alla quale parteciperà anche Pinuccio grazie ad alcuni format dedicati. E' difficile prevedere se la qualità della presenza sui social network dei singoli politici avrà una qualche influenza sull'esito delle elezioni. Purtroppo stimare lo scarto del reale rispetto a ciò che accade online è complicato, e in più l'Italia è un "popolo di clientele", troppo legato al contatto fisico con il politico per essere influenzato da ciò che accade sui social network. [video]
Vi invito naturalmente a visionare l'intervista integrale, molto più ricca di questa mia breve sintesi!
Buona visione!
Maria Petrescu | @sednonsatiata
10minuteswith Alessio Giannone
Yesterday we had the great pleasure of interviewing Alessio Giannone, creator of Pinuccio, the satyrical dissacrator of politicians online.
First of all we asked Alessio how it all started, and he revelead that it all began on YouTube last October, when he called Berlusconi on his birthday. Afterwards the Facebook fanpage was opened, and the Twitter channel activated. Pinuccio's language was reproposed on all mediums, but he never really gets an answer to his provocations, which says a lot on how Italian politics manages communication: one direction, no replies. [video]
He believes that the best solution would be for each politician to personally manage his or her online presence, but the truth is that the cultural view of the Italian politician is really far away from the people. Twitter has emphasized that clearly, because they think they can do talk shows on there, not realizing that nobody's actually listening to them anymore. [video]
We asked what satire is for him: he believes it is what it has always been, the pranking of power. The mission of satire is social, putting in light the mistakes of that particular moment, and in what ways the political power is doing it wrong. Moreover, satire should be at 360°, and not have any kind of political color, but unfortunately in Italy - especially in TV - satire always has a color, and you notice it right away when a commedian attacks someone more violently than others. [video]
The shift from paper to the Internet has given the possibility to change the generation of those who actually do satire, because in order to publish on certain newspapers you had to have certain friends and certain recommendations. The web allows everyone to be completely free, and this is the reason why it scares traditional media so much. [video]
Traditional journalism is dead, because it has always been for sale to politics: there's the right wing newspaper, the left wing newspaper, the businessmen newspaper, but the dynamics of online are completely different. The users dedicate just a few minutes of attention to every single stimulus, so the goal is to make people laugh and give them the news at the same time. [video]
The way Italian politicians approach social media is a complete failure: it's not just about quantity, like how many followers you have, or how many mentions and retweets. It's most and foremost a quality issue, when it comes down to analyzing the sentiment of those answers. Alessio estimates that 80% of the answers politicians receive online are actually negative ones, but unfortunately there are only a few analysts who will not blow smoke and will take these factors into consideration as well. [video]
In October November, however, the elections campaign will start, and Pinuccio will participate as well with some dedicated formats. It is difficult to foresse whether the quality of the presence on social networks of single politicians will have any kind of influence on the result of the elections. Unfortunately estimating the difference from the real deal just by what happens online is complicated, and Italy is a "people of clientele", too tied up to the physical contact with the politician to actually be influenced by what happens on social networks. [video]
I invite you to view the full interview, much richer than my brief synthesis.
Enjoy!
Maria Petrescu | @sednonsatiata
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