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mercoledì 26 settembre 2012
Il caso #Sallusti: i pesi e le misure dell'informazione
Il direttore de Il Giornale condannato a 14 mesi in Cassazione, con pena sospesa, reo di "omesso controllo" su un articolo diffamatorio ai tempi della sua direzione di Libero. A leggere le reazioni sdegnate, pare che sia il primo caso, in tempi recenti, e invece...
Il 9 Luglio 2010 veniva arrestato il giornalista campano Gianluigi Guarino, ex direttore del Corriere di Caserta. Per lo stesso identico reato che si contesta a Sallusti e cioè l'omesso controllo, da parte di un direttore responsabile, di uno o più articoli diffamatori pubblicati sul giornale diretto.
Guarino è stato in carcere per un totale di 43 giorni, uscito per un ricalcolo sul condono a cui aveva diritto, e dopo essere stato condannato a poco più di un anno di detenzione.
Ci sono stati ben 43 giorni nei quali Guarino è stato l'unico giornalista, in Europa, in carcere per il reato che oggi solleva tanto scandalo intorno al compagno della deputata Daniela Santanchè.
Reazioni sdegnate anche da parte degli "avversari" storici di Sallusti e della sua linea editoriale, nonché del suo datore di lavoro.
Tutti novelli Voltaire, si fanno belli del fatto di dare una solidarietà, "oltre le opinioni", all'odiato collega.
Persino il Quirinale dichiarò, prima della sentenza, di "osservare la vicenda con interesse" (cosa che, siamo sicuri, non ha messo alcuna pressione ai giudici della Cassazione), Quirinale dove si vociferava che il Presidente Napolitano fosse addirittura pronto a firmare una grazia in caso di condanna. Solidarietà.
Solidarietà che Guarino ha ricevuto dall'UdC di Benevento, ai tempi, da altri giornali sanniti e da Assostampa, che però nel comunicato sbagliò anche il titolo della testata diretta ai tempi da Guarino.
E basta.
Questo per dire che anche Sallusti dovrebbe finire in galera?
Assolutamente no. La legge sulla stampa del 1948 è scandalosamente ingiusta e va cambiata. Probabilmente ora che un "ricco" ne viene toccato, qualcosa si muoverà.
Ma la vicenda dimostra che anche i "migliori" giornalisti non considerano la misura di un uomo come un parametro universale: un Sallusti a rischio di carcere, vale più di un Guarino in galera.
Francesco Lanza | @bedrosian
The Sallusti case: the weights and measures of information
The director of Il Giornale has been condemned to 14 months in jail, with suspended sentence, for "omitted control". By reading the reactions it would seem this is the first case, in recent times, but...
On July the 9th 2010 the Campania journalist Gianluigi Guarino, ex director of the Corriere of Caserta, was arrested. For the same crime that Sallusti is being accused of, omitted control, on behalf of a responsible director, of one or more diffamatory articles published on the newspaper they directed. Guarino has been in jail for a total of 43 days, out for a recalculation on the pardon he had rights on, and after being condemned to a little more than one year in jail.
There have been 43 days during which Guarino has been the only journalist in Europe who was in jail for the crime that today is making so much scandal around the fiancee of the Member of Parliament Daniela Santanchè.
Reactions of indignation also from the historical "enemies" of Sallusti and his editorial line, and of course of his employer. All novel Voltaires, they make themselves look good by showing solidarity beyond opinions, to their hated colleague.
Even the Quirinale has declared, before the verdict, that they were "observing the matter with interest" (which we are sure is something that doesn't put any kind of pressure on the judges), the same Quirinale where rumors say that Napolitano would have been ready to sign his grace in case he was condemned. Solidarity.
Solidarity that Guarino has received from the UdC of Benevento, in those times, from other sannite newspapers and from Assostampa, which in the official communication even managed to get the name of the newspaper directed by Guarino at the time wrong.
And that's it.
This is to say that Sallusti as well should go to jail? Absolutely not. The law on publications of 1948 is incredibly injust and should be changed. Probably now that a wealthy person is touched, something will move.
But the matter proves that even the "best" journalists don't consider the measure of a man as an universal parameter: a Sallusti who risks going to jail is worth more than a Guarino who is already in.
Francesco Lanza | @bedrosian
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