La ventiquattresima intervista di StartupID è con Roberto Esposito di DeRev.
StartupID è la rubrica realizzata in collaborazione con Indigeni Digitali e dedicata al mondo delle startup.
Innanzitutto abbiamo chiesto a Roberto che cosa è DeRev e come è nata l’idea: il nome viene dal latino “de revolutione”, ovvero “sulla rivoluzione”, e il progetto stesso nasce da una riflessione fatta in questi ultimi anni. Analizzando l’evoluzione di Internet negli ultimi 20 anni, Roberto è arrivato alla conclusione che Internet sia lo strumento ideale per dare potere alle idee dal basso e trasformarle in qualche cosa che abbia un riscontro concreto nella realtà proprio grazie al web. [video]
DeRev nasce dunque proprio con questo obiettivo, ovvero dare potere alle idee più valide e trasformarle in rivoluzioni e progetti concreti grazie a una serie di strumenti messi a disposizione di coloro che li hanno ideati. Si vuole dare un forte contributo alla realizzazione attraverso vari tipi di strumenti a seconda della categoria di appartenenza e alla tipologia del progetto stesso: dal crowdfunding alla raccolta di firme e petizione, fino al sostegno per una campagna elettorale. [video]
Si tratta dunque di una piattaforma che offre gratuitamente questi strumenti per progetti che spaziano dall’arte all’attivismo, arrivando fino alla democrazia partecipativa: DeRev può essere usata per garantire trasparenza e interagire con i cittadini, raccogliere proposte ed opinioni su diverse tematiche. [video]
Il funzionamento è molto semplice: l’utente deve innanzitutto scegliere se vuole aprire un nuovo progetto oppure partecipare a progetti già esistenti. Una volta aperto un nuovo progetto, si può scegliere in quale categoria inserirlo, e scegliere i servizi più utili in base all’obiettivo da raggiungere. [video]
La piattaforma infatti offre un vasto assortimento di servizi aggiuntivi, da quelli più legati alla discussione, come i forum, fino ai servizi per lo streaming audio-video. E’ possibile infatti organizzare dibattiti pubblici con un’audience che commenta e interagisce, oppure delle riunioni private, tra poche persone, a seconda delle proprie esigenze. [video]
DeRev non è propriamente un social network, e infatti non va in conflitto con i social network attuali: al contrario, li sfrutta per garantire maggiore visibilità ai progetti. E’ possibile infatti incorporare il proprio account Facebook e Twitter in ogni progetto, in modo da diffondere informazioni sulle proprie reti sociali a proposito di quella iniziativa. Inoltre è possibile esportare singolarmente i widget relativi ai progetti e utilizzarli sul proprio sito web oppure su pagine FB correlate. [video]
I numeri sono molto interessanti: in soli 4 mesi sono riusciti a raccogliere 50.000 pre-iscritti sulla landing page, di cui il 90% italiani. Inoltre hanno ricevuto anche un investimento di 1.250.000 euro come investimento nella startup da parte di un fondo. [video]
Il modello di business è piuttosto diversificato: da una parte c’è una piccola commissione su ogni donazione fatta dagli utenti, ma ci sono anche altre forme di ricavo, incentrate prevalentemente sulla pubblicità. Il servizio base, tuttavia, rimarrà sempre gratuito per tutti gli utenti. [video]
Abbiamo chiesto quali siano le prospettive per il futuro: si spera che si riesca a raggiungere i 100.000 preiscritti al lancio della piattaforma, e crescere fortemente in Italia nei prossimi mesi. Lo scopo sarebbe di arrivare alla primavera con un buon numero di utenti attivi, in modo da poter uscire dai confini italiani e puntare anche su altri mercati. [video]
Vi invito naturalmente a visionare l’intervista completa, molto più ricca di questa mia breve sintesi!
Buona visione!
Maria Petrescu | @sednonsatiata
StartupID | Roberto Esposito of Derev
The 24th interview for StartupID is with Roberto Esposito of DeRev.
First of all we asked Roberto what DeRev is and how the idea was born: the name comes from the Latin "de revolutione", and means "about the revolution". The project itself was born from a bit of thinking Roberto has done during these last few years. After analyzing the evolution of the Internet during the last two decades, he arrived to the conclusion that the Internet is the ideal tool to give power to people's ideas and transform them into something real thanks to the web. [video]
DeRev was born with this purpose, giving power to the most interesting ideas and transforming them into revolutions and projects thanks to a series of tools available for those who had the idea. The aim is to give a strong contribution to realizing the project thanks to various types of tools, based on the category and type of project: from crowdfunding to signatures, arriving to the support for elections campaigns. [video]
It is a platform that offers these tools for free to projects that range from arts to activism, arriving to partecipative democracy: DeRev can be used to guarantee transparency and interact with citizens, gather proposals and opinions on different topics. [video]
It is also quite easy to use: the user must choose whether he wants to open a new project or participate in an already existing one. Once the new project is opened , you can choose in which category to put it, and choose the most useful services based on the goal you want to reach. [video]
The platform offers a vast assortment of additional services, from those linked to discussion, such as forums, until the services for audio video streaming. It is possible to organize public debates with an audience that interacts and comments, or private meetings, with just a few people, based on your own needs. [video]
DeRev is not actually a social network, and it doesn't collide with other already existing social networks: on the contrary, it uses them to guarantee a better visibility to projects. It is possible to incorporate your Facebook and Twitter account in each project, so that information can be spread on your social webs more easily. Moreover, it is possible to export widgets and use them on your website or Facebook page in order to promote your idea. [video]
The numbers are quite interesting: in only 4 months they have managed to gather 50.000 pre-signups on the landing page, 90% of which are Italian. They have also received an investment of 1.250.000 euro as an investement in the startup from a fund. [video]
The business model is quite diversified: on the one side there's a small commission on each donation users make, but there are also other forms, based on advertising. The basic service, however, will always be free for all users. [video]
We asked what the perspectives for the future are: they hope they will manage to reach 100.000 pre-signups at the launch of the platform, and grow strongly in Italy during the next few months. The aim would be to arrive in the spring with a good number of active users, so that they can exit the Italian borders and conquer other markets. [video]
I invite you to view the full interview, much richer than my brief synthesis.
Enjoy!
Maria Petrescu | @sednonsatiata
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