Siamo arrivati a Bersani, dopo Renzi e Vendola, tocca al segretario rispondere alle domande che Intervistato ha raccolto dalla rete. Segretario dal 2009, con un partito uscito malconcio dalla sconfitta elettorale, le do atto di averci messo la faccia in un periodo che definire difficile è dire poco. In tre anni è successo di tutto e secondo molti "prestigiosi commentatori" siamo ancora in una fase di "transizione".
Prima o poi però da qui, da questo pantano bisognerà uscirne, bisognerà lanciare un progetto per questa Italia adesso in mano ai tecnici, bisognerà trovare una sintesi fra le parti in causa. Non parlo del PD, agitato fra renziani e giovani turchi, o della coalizione che verrà, ma del paese. Ci vuole coraggio e lei ne ha fatto il suo claim elettorale. Niente da dire, ma poi ci sono le elezioni da vincere e ci sono tante cose da fare.
Ha mai pensato che l'esperienza politica che lei vanta rispetto a Renzi sia più un handicap, che un valore aggiunto? #intervistatu #bersani
— Carol Verde (@car0lverde) Novembre 27, 2012
E bisogna farle e farle almeno nel migliore dei modi possibili, magari se si ascoltasse di più la rete, e in maniera diversa, qualche proposta seria si trova, anche perché qui ci sono cittadini, gente che lavora e gente che vorrebbe lavorare.
Però è difficile mettere insieme posti letto in ospedale e F35, infrastrutture e recupero del territorio, che sembra venire giù ad ogni temporale, spending review e servizi sociali. Qui c'è bisogno di cambiare, ma non per vezzo o perché ce lo chiede l'Europa, ma per due motivi: le regole e le soluzioni usate non funzionano più e perché lo chiede il paese.
E' una parola importante questa - Paese - qualcosa che sa di lontano e sembra essere svanita, forse è stata l'illusione di una nazione, visto che l'Italia sembra una galassia che si raduna intorno ai proprio campanili, reali o costruiti abilmente da vari imbonitori che si sono succeduti negli ultimi anni, troppo anni.
Non c'è solo il lavoro, ci sono anche i diritti. Stamattina leggo che ha avuto il primo si alla Camera la proposta di legge che equipara i figli naturali a quelli nati all'interno del matrimonio. Era ora, visto che la famiglia, di cui tutti si sono riempiti la bocca, sembra ancora essere il cardine del paese. Ma quale famiglia?
caro Bersani, vorrei sapere quali sono le tre riforme fondamentale che faresti appena eletto? ! #intervistatu #bersani
— vittorio ferro (@vitto_fe) Novembre 26, 2012
Qui bisogna aprire gli occhi, le cose sono cambiate. Tutto è cambiato. Qui bisogna che manca una parola a tutti i dibattiti che stanno sorgendo, cioè responsabilità. Quelle della politica e quelle dei cittadini, bisogna ridisegnare un patto in tutta la società.
@intervistato #intervistatu #bersani Se #csx giustifica i 2€ per finanziare campagna elettorale a cosa serve finanziamento pubblico?
— Zeno Tomiolo (@ztomiolo) Novembre 26, 2012
Lei come lo vuole questo patto? Quali sono le responsabilità che intende prendersi? Per ora vorremmo che prendesse quella di rispondere a queste domande.
Simone Corami | @psymonic
40 questions for Pierluigi Bersani
We've arrived at Bersani, after Renzi and Vendola, so it's the secretary's turn to answer the questions that Intervistato.com collected online. Secretary since 2009, with a party that wasn't very well put after the elections defeat, he did put his name on the line in a time that defining difficult is too little. In three years everything happened, and according to some prestigious commentators, we're still in a phase of transition.
Sooner or later we'll have to get out of this mess, though, we'll have to launch a project for this Italy now in the hands of technicians, we'll have to find a synthesis between the parts. I'm not talking about the PD, agitated between Renzi supporters and young turks, or the coalition, but about the country. We need courage and Bersani made it his elections claim. Nothing to say, but there are elections to win and many things to do.
And they must be done in the best possible way, maybe listening to the Web more, and in a different way, some serious proposal can come out, because here there are citizens, people who work and people who wants to work. But it's difficult to put together beds in hospitals and F35s, infrastructures and territory, that seem to collapse every time it rains, spending review and social services. There's a need for change, but not because Europe is asking for it, but for two reasons: rules and solutions used until now don't work anymore, and because the country is asking for it. It's an important word - Country - something that seems faraway and almost vanished, maybe the illusion of a nation, since Italy looks like a galaxy that reunites around its bell towers, real or built by those who wanted to control the people for so many years.
And not only work, rights as well. This morning I read about the first yes at the House for the law that makes rights equal for legitimate and natural sons. It was about time, since the family everyone's talking about seems to still be an important pillar of the country. But which family? We have to keep our eyes open, things have changed. Everything has changed. Here one word is lacking from all the debates, which is responsibility. That of politics and of citizens, we must redesign a pact for society. How do you see this pact? What are the responsibilities you intend to take? For now we would like you to take the responsibility of answering these questions.
Simone Corami | @psymonic
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