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mercoledì 16 gennaio 2013

#Casagrillo: da @beppe_grillo a @casapounditalia



Fa piacere ogni tanto vedere un Beppe Grillo un po' pacato, riflessivo, sottovociato. Fa piacere vederlo in una specie di quiete da rivoluzione civile.

Però disturba un po' quando questo atteggiamento, così inusuale, per lui, negli ultimi anni, si manifesti in modo a mio parere inatteso, in un dialogo amabile con un attivista di Casapound.
Ora, premetto che non ho nulla contro Casapound, ma...ovviamente questa premessa è una cazzata.

E dice, il Beppe nazionale, che desiderare la nazionalizzazione di beni come l'energia, le banche, i trasporti, non sia un sentimento nè di destra nè di sinistra, bensì di semplice buon senso. Tutto qua? A me non pare.

Intanto, non mi pare che tutti siano d'accordo che per gestire dei beni pubblici in condivisione, uno stato sia necessario. Si può temere che sia così, e io ad esempio lo temo, ma non lo considero buonsenso, semmai pessimismo.

E poi, basta l'idea di gestione del bene pubblico, per avvicinare delle concezioni politiche storicamente distanti anni luce? A me non sembra.

Quello che sottovaluta Grillo, a mio parere, sta nel concetto di stato. Per una persona di sinistra è appunto l'idea di un gestore; Per una di destra (destra alla Casapound, intendo) è l'idea di un potere. E per una persona di sinistra lo stato è il più includente possibile, mentre per un parafascista è un contenitore identitario, eufemisticamente parlando. Per loro il bene comune non è di tutti, è di chi viene riconosciuto conforme a un certo credo identitario.

ABBeppe, tra Socialismo e Nazionalsocialismo ce ne passa parecchio, non ti ricordi?!?
E non è che prendendo a modello un fascista americano, anzichè tedesco o italiano, cambi un granchè.

Franco Cappelletti | @francocappellet


Casagrillo

It's nice to see every now and then a Beppe Grillo a bit more reflexive, low toned, calm. It's nice to see him ina  sort of civil revolution calm.

But it's disturbing when this behavior, which is so unusual for him during the last few years, is manifested in my opinion in an unexpected way, in a kind dialogue with a Casapound activist. Now, I have nothing against Casapound, but... obviously this sentence is a lie.

And the national Beppe says that wanting to nationalize goods like energy, banks, transportation, isn't something from the left wing or the right, but simple common sense. Only? I don't think so.

First of all, I don't see that everyone agrees on the fact that in order to manage shared public goods, a state is truly necessary. One could fear that was the case, and I for example fear it, but I don't consider it common sense, but pessimism.

And then, is the idea of management of the public good enough to bring together political conceptions that are historically light year far away from eachother? I don't think so.

What Grillo underestimates, in my opinion, is in the concept of State. For someone on the left wing it's the idea of a manager; for someone on the right wing (right like Casapound, I mean), it's an idea of power. And for someone on the left the state is as inclusive as possible, while for a fascist it's an identitary container, euphemistically speaking. For them the common good doesn't belong to everyone, it belongs to those who are recognized as adequate and consistent with a certain identitary belief.

Beppe, there's a long way between Socialism and NationalSocialism, remember? And things don't change if you choose an American fascist as a model instead of a German or Italian one.

Franco Cappelletti | @francocappellet

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