Prima lo sbarco su twitter, poi il sito Agenda-Monti e il portale per la raccolta firme. Ora le risposte alle domande poste dagli utenti su Twitter. Monti ci prova, ad allargare il consenso anche con la rete. Riuscirci è tutt'altra cosa.
Venerdì Mario Monti ha presentato il simbolo della sua lista, in una conferenza stampa che è stata più una vetrina, dal momento che il senatore e ormai ex premier (ora nuovamente in corsa per le politiche 2013) non ha dato spazio ad alcuna domanda della stampa. Ha deciso invece di usare twitter, su cui è approdato da poco. Sempre venerdì ha infatti invitato gli utenti del social network ad inviargli delle domande a cui avrebbe risposto.
Così oggi, sotto il gonfalone dell'hashtag #montilive, la rete si è concentrata, tra serio e faceto, sull'avvenimento. Dall'account ufficiale intanto, Monti (o chi per lui) ha risposto ad alcune domande, non troppe a dire il vero, degli utenti del socialino. Molte per onor di cronaca sono rimaste senza risposta, altre (soprattutto quelle di utenti non certo sconosciuti, tra cui tg1) hanno ricevuto responso dall'account di @SenatoreMonti. Abbiamo provato, sintetizzando e focalizzandoci soprattutto sull'interazione tra account ufficiale e utenti che hanno ricevuto risposta, a ricostruire con Storify la conversazione tra l'ex primo ministro tecnico e la rete.
Sono qui, pronto a rispondere alle vostre domande! #MontiLive
— Mario Monti (@SenatoreMonti) Gennaio 5, 2013
Già, Monti e la rete. Quello che pare un nuovo amore, se è vero che da un paio di settimane le iniziative pro campagna elettorale di Mario paiono puntare molto su questo mezzo. Per ora scatenando più la satira della rete che altro. Ma c'è ancora tempo.
Twitter time over :'( Non vorrei fermarmi più! Ma se continuo a twittare non preparo le liste per raccogliere le firme. Grazie! #MontiLive
— Mario Monti (@SenatoreMonti) Gennaio 5, 2013
Di una cosa però siamo certi, Monti una cosa la sta rinnovando: se stesso. E per farlo ha indossato armatura e mazza chiodata con cui da qualche giorno lancia bordate a chiunque possa minimamente minare la sua corsa elettorale. Non si è salvato nessuno. Da Berlusconi a Bersani, perfino il povero Brunetta (povero perché come dice lui, non riesce a pagare l'Imu). Insomma, ha finalmente gettato il mantello da tecnico per indossare quello da politico. Tv, radio e come scritto sopra anche la rete. Con la sua piccola armata affiancata da alleati un tempo schierati oltre il fiume Monti pare aver deciso di fare le cose sul serio. Almeno a parole.
Matteo Castellani Tarabini | @contepaz83
The #montilive storify: how politics can instrumentalize social media
First the arrival on Twitter, then the Monti agenda website and the portal to collect signatures. Now the answers to questions asked by users on Twitter. Monti is trying to widen consensus thanks to the web. Actually succeeding is a completely different matter.
On Friday Mario Monti has presented the symbol of his list, during a press conference that was more of a presentation, since the senator and ex-premier (now running for the elections of 2013), hasn't given space to questions from the press. He decided to use Twitter, on which he just recently arrived. On friday he invited the users of the social network to send him questions he would then answer.
So today, under the banner of the hashtag #montilive, the web has concentrated, between serious and not, on the event. From the official account, Monti (or his staff) has answered some questions, not many to be honest, from the users of the social network. Many have remained answerless, others (especially those of users who certainly aren't anonymous, such as TG1), have received an answer from the account @SenatoreMonti. We tried, synthetizing and focalizing especially on the interaction between the official account and the users who received an answer, to reconstruct a Storify of the conversation between the ex technical prime minister and the web.
Right, Monti and the web. What seems like a new love, if it is true that for the last two weeks the elections campaign initiatives seem to go in this direction. For now managing to awake the web's satire, nothing else. But there's still time.
Of one thing we are certain, Monti is renewing one thing: himself. And in order to do it he wore an armor and spiked mace with which to hit anyone who could even remotely mine his campaign. Nobody managed to save himself. From Berlusconi to Bersani, even the poor Brunetta (poor because, as he says, he can't pay the IMU). He finally threw away the technician mantle in order to wear the politician one. TV, radio and the web. With his small army along with allies that were once beyond the river, Monti seems to have decided to do things seriously. At least in words.
Matteo Castellani Tarabini | @contepaz83
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