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lunedì 25 febbraio 2013
La realtà è molto più complessa dell'apparenza
Ho ricevuto una richiesta da @CPolemos la scorsa settimana. "Quando scriverai qualcosa su Genghis Khan?" Come ogni blogger che desidera tenere il suo pubblico felice, mi sono detta: "Bene, questo sarà il mio prossimo post!".
Ecco il punto su Genghis Khan. Quando si pensa a lui di sfuggita, si può pensare semplicemente "Quel tizio era una persona orribile". Era un assassino brutale, un leader malizioso ed aggressivo, e un violento in generale. E' facile liquidarlo come "il cattivo", ma come uno speciale della BBC evidenziava, se si pensa solo in questo modo, si rischia di perdere una storia molto più complicata. Sapevate che Temujin (il nome che Genghis Khan aveva prima di diventare un grande leader) perse il padre perché gli altri membri della tribù lo avvelenarono? Sapevate che Temujin veniva costantemente tradito dalle persone a cui teneva di più? Avete mai pensato quanto deve essere stato difficile sopravvivere, per un piccolo clan nelle steppe aride della Mongolia moderna?
Nessuno di questi singoli fattori può scusare e giustificare l'uccisione e la tortura di innumerevoli persone, è ovvio. Però fanno apparire Genghis Khan come una persona multi dimensionale invece di un personaggio caricaturale piatto, facile da capire e facile da scartare.
Nel mondo dei social media, è altrettanto facile scartare le persone una volta che si pensa di averle capite. "Quella persona è popolare", potreste dire. "Quella persona è sempre di malumore." "Sono più in gamba rispetto a quella persona, non riesce nemmeno a fare questo o quello." Tuttavia, così come c'è molto di più nella storia di Genghis Khan rispetto al suo semplice essere "cattivo", quasi sempre c'è molto di più nella storia delle persone che incontriamo sulle piattaforme di social media, rispetto a quel che possiamo vedere a una prima occhiata.
Questo punto mi ha colpita a livello personale qualche anno fa. Parlavo quasi ogni giorno con una persona che pensavo di cominciare a conoscere abbastanza bene. Sembrava gentile, ambizioso, e sembrava costruire un seguito forte su Twitter e sul suo blog. Ho pensato che fosse una persona felice, che i suoi affari fossero fiorenti, e questo è esattamente il modo in cui si presentava online.
In realtà, nulla avrebbe potuto essere più lontano dalla verità. Questa persona che pensavo di conoscere era disoccupata oppure occupata occasionalmente con lavori manuali da mesi. L'ho scoperto dopo aver saputo che aveva ucciso il figlio di 18 mesi, e poi se stesso. Non avrei potuto sbagliarmi di più sul suo conto.
In altri casi, una persona che si pensa essere cattiva, potrebbe semplicemente attraversare un periodo molto difficile. Una persona che sembra fredda e distante può essere in realtà molto gentile, ma solo molto protettiva dei propri sentimenti.
Ovviamente si spera che non abbiate nessun personaggio come Genghis Khan nella vostra community online. Può anche essere stato complesso, ma molto probabilmente non era proprio una persona carina in generale. Ma è sempre meglio, nel mondo online, guardare un po' oltre i tweet e oltre l'avatar. Ricordate sempre che probabilmente non conoscete tutta la storia. Infatti, probabilmente non conoscete nemmeno metà della storia. Date la possibilità alle persone di rivelarvi qualcosa di più, se lo vogliono. Date alle persone il beneficio del dubbio. Non cadete nella tentazione di ridurre le persone a personaggi piatti da cartone animato.
Marjorie Clayman | @margieclayman
More complex than they appear
I received a request from @CPolemos last week. “When are you going to write about Genghis Khan?” Like any good blogger wanting to keep the audience happy, I said, “Um, that’ll be my next post!”
Here’s the thing about Genghis Khan. When you think about him in passing, you may simply think, “That guy was a horrible person.” He was a brutal killer, a malicious and aggressive leader of men, and an abuser of people in general. It’s easy to dismiss him as a simple villain, but as a BBC special on the great Khan pointed out, if you simply think in that way, you miss a much more complicated story. Did you know that Temujin (the name Genghis Khan carried before he became the great leader) lost his father because others in their tribe poisoned him? Did you know that Temujin was perpetually betrayed by people he cared about? Have you ever considered how tough it must have been for a small clan to survive on the rough steppes of modern-day Mongolia?
None of these single factors excuse the murder and torture of countless people, of course. However, it does make Genghis Khan appear as a multi-dimensional person instead of a flat, easy-to-understand, easy to dismiss cartoon character.
In the world of social media, it is just as easy to dismiss people once you think you understand them. “That person is popular,” you might say to yourself. “That person is just bitter all the time.” “I am smarter than that person, they can’t even do this or that.” However, just like there is much more to the story of Genghis Khan than him being simply “evil,” there is almost always more to the story of individuals we meet on social media platforms than what we can readily see.
This point truly struck me on a personal level a couple of years ago. I talked almost every day to a person whom I thought I was getting to know pretty well. He seemed kind, ambitious, and he seemed to be developing a pretty strong following on Twitter and via his blog. I assumed that he was a happy person, that his business was thriving, and that he was exactly how he presented himself online.
As it turned out, nothing could have been further from the truth. This person I thought I knew had been unemployed and/or working manual labor jobs for months. I found out about this after learning that he had killed his 18-month-old son, then himself. I could not have been more wrong about him.
In other cases, a person whom you think is just mean may actually be going through a really hard time. A person who seems cold and distant may actually be extremely nice, just protective of their own feelings.
Of course, one would hope that you don’t have any characters like Genghis Khan in your online community. He may be complex but he probably was not a nice guy in general. But it’s always best in the online world to look a little beyond the tweets and beyond the avatar. Remember that you probably don’t know the whole story. In fact, you may not even know half of the story. Give people a chance to reveal more to you, if they want to. Give people a little benefit of the doubt. Don’t fall into the temptation of reducing people to a flat, cartoon-like nature.
Marjorie Clayman | @margieclayman
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