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lunedì 25 marzo 2013
Cosa ci insegnano i Medici sulla reciprocità sui #socialmedia?
Uno dei miei documentari storici preferiti, che ho visto recentemente (e credetemi, ne ho visti parecchi), è stato la serie PBS chiamata "I Medici: i padrini del Rinascimento".
Da utente attivo di piattaforme social media, quel che mi colpisce di più dei Medici è il modo in cui hanno usato quel che noi chiameremmo "networking" per costruire il loro impero. Questo aveva numerosi vantaggi. Erano in grado di portare tanti amici potenti nell'impero di famiglia, ed hanno fatto e ricevuto molti favori. Ad ogni modo anche i Medici hanno sofferto molto quando hanno perso di vista quel senso di reciprocità. Questo è probabilmente evidenziato nel modo più chiaro dal fatto che sia stato un Papa dei Medici a ispirare Martin Luther a inchiodare le sue Tesi sulla Chiesa Cattolica alla porta della chiesa di Wittenberg.
In quale modo i Medici hanno incarnato quel che noi chiamiamo ora approccio "dare per ricevere" ai social media? Non bisogna guardare più lontano dell'inizio dell'impero dei Medici. Cosimo de Medici era un banchiere locale il quale, grazie ad ottime pratiche, ha iniziato a prosperare. E' stata questa crescita iniziale ad attirare l'attenzione di un pirata chiamato Baldassarre Cossa. Cossa avvicinò Cosimo e suo figlio Lorenzo, e li informò che voleva diventare Papa. Tutto ciò di cui aveva bisogno era il denaro per sostenere la sua campagna. Dopo aver ponderato i pro e i contro, i Medici decisero di sotenere Cossa fino alla fine, e lui divenne l'Antipapa Giovanni XXIII (non era propriamente quello che la Chiesa Cattolica definisse il successore legittimo, ma aveva il denaro dei Medici a sostenerlo).
La reciprocità non era un mistero per il nuovo Papa. Non appena assunse il potere, rese i Medici i suoi banchieri ufficiali. Questo fu ciò che diede alla famiglia un grande potere nel corso delle generazioni successive.
Mentre la famiglia dei Medici continuava ad accrescere potere e influenza, espandeva il proprio network attraverso l'Europa. Lorenzo era un grande mecenate, e nientemeno che da Vinci, Michelangelo, Botticelli e Donatello furono parte della famiglia estesa dei Medici. Le banche dei Medici nel continente aiutavano tutti, dai più ricchi fino ai contadini meno fortunati. Quando la famiglia dei Medici aveva bisogno di aiuto, poteva appellarsi a questa magnifica rete, quel che noi chiameremmo una community.
Tutto questo è cambiato quando lo stile di vita di Lorenzo divenne troppo stravagante. I favori non venivano più ricambiati. Le banche cominciarono a chiudere a causa della cattiva amministrazione. Man mano che il supporto dato dai Medici declinava, anche il supporto che i Medici ricevevano cominciò a diminuire. In effetti ci fu una grande ribellione contro gli stili di vita supportati da Lorenzo, che ora viene ricordata come il Falò della Vanità.
Che cosa insegna la storia della famiglia dei Medici agli odierni utilizzatori di social media? Ci insegna che per costruire una grande community, la reciprocità è obbligatoria. Ci deve essere la consapevolezza che i favori saranno restituiti non per un senso di dovere, ma perché è la cosa da fare. I Medici insegnano che che il networking, le community e il mecenatismo possono essere investimenti rischiosi. Così come abbiamo parlato della caduta dell'Impero Romano a causa del fallimento nel trattare bene le loro connessioni "estese", i Medici hanno sofferto per ragioni molto simile, e noi possiamo soffrirne online. Coltivare le relazioni attraverso il supporto, la condivisione di idee, e la promozione degli altri è un concetto sicuramente non nuovo nel mondo online. E' stato semplicemente traslato dal mondo offline allo schermo.
Voi state coltivando il vostro network? State creando luoghi dove le persone sanno di poter andare per avere supporto o informazioni? State continuando a supportare coloro che lo hanno fatto con voi? La storia ci insegna ogni volta i pericoli del non farlo.
Marjorie Clayman | @margieclayman
What the Medicis teach us about reciprocation
One of my favorite historical documentaries that I’ve watched recently (and believe me, I’ve watched a lot) has been the PBS series called Medicis: Godfathers of the Renaissance.
As an active user of social media platforms, what strikes me the most about the Medicis is how they used what we would call networking to build their own empire. This had numerous benefits. They were able to bring numerous powerful friends into their family’s empire and gave and received many favors. However, the Medicis also suffered greatly when they lost track of that sentiment of reciprocation. This is perhaps best shown by the fact that it was a Medici Pope who ultimately inspired Martin Luther to nail his complaints about the Catholic Church to a Wittenberg church door.
How did the Medicis embody what we now call the “give to get” approach to social media? You don’t need to look much farther than to the beginnings of the Medici empire. Cosimo de Medici was really nothing more than a local banker who, through good practices, began to flourish. It was this initial growth that drew the attention of a pirate named Baldassare Cossa. Cosa approached Cosimo and his son, Lorenzo, and informed them that he wanted to try to be a Pope. All he needed was money to help support his campaign. After weighing the pros and cons, the Medicis decided to back Cosa all the way to the top, and indeed he became Antipope John XXIII (he was not exactly who the Catholic Church believed was the rightful successor but he had that Medici money behind him).
Reciprocation was no mystery to the new Pope. As soon as he assumed power, he made the Medicis his official bankers. This is what truly gave the family their power over the next many generations.
As the Medici family continued to grow in power and influence, they expanded their network throughout Europe. Lorenzo was a great patron of the arts, and no less than da Vinci, Michelangelo, Botticelli, and Donatello were part of the Medici’s extended family. The Medici banks across the continent helped everyone from the wealthy down to less fortunate farmers. When the Medici family needed help, they could call on this magnificent network, what we might call a community, for help.
This all eventually changed as Lorenzo became too engrossed in his extravagant lifestyle. Favors were no longer fulfilled. Banks began to close because of mismanagement. As support from the Medicis began to fail, the support the Medicis received also decreased. In fact, there was a great rebellion against the ways of life Lorenzo had supported which we now remember as the Bonfire of the Vanities.
What does the story of the Medici family teach modern users of social media? It teaches us that to build a large community, reciprocation is a must. There needs to be an understanding that favors will be returned not because there is a sense of obligation, but simply because that is what should be done. The Medicis also teach us that networking, communities, and patronage can be risky business. Just as we talked about how the Roman Empire fell because of a failure to treat their extended connections well, the Medici suffered for similar reasons, and we can suffer online as well. Nurturing relationships through support, sharing of ideas, and promotion of others is a concept that is not new to the online world. It simply has been translated from the non-digital world to the flat screen.
Are you nurturing your network? Are you creating outposts where people know they can go for support or information? Are you making sure you continue to support those who have supported you? History teaches us again and again the perils of not doing so.
Marjorie Clayman | @margieclayman
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4 commenti :
The Medici's make for leisurely sport. For reflection, warning and imitation. I may be mistaken, but I believe that it is evil ways of the Medici's that are the inspiration for Niccolo Machiaveli's The Prince.
Wealth, power and influence - for the obvious reasons - will always be interesting.
But I have occasionally wondered whether or not the meek, the poor in spirit, and the pure of heart can profit by the ways and means of the wealthy, powerful and influential. Are these ways and means the rising tides that can lift small boats? This was, in fact, the hope, promise and merit of capitalism.
Reciprocity, itself, is a greater challenge than we may care to admit - especially when everyone, equally, wants something for nothing. However, tit for tat, to be providential must provide an equity in results - not action. If I mention you on my Facebook fan page and bring you to 50,000 eyes, your mentioning me on your fan page to 100 eyes is not a reciprocity. Reciprocity requires you to commit yourself to liking a 100 posts (or more), supporting my posts with encouraging comments for months and months, sharing my posts across Facebook, G+, etc. across a year.
Sadly, it is the rare individual who pays his/her social debt. And rarer for the individual who pays it gladly. And this, I fear, is why more people do not succeed in their social web ambitions.
Thank you for your comment, Stan! I find the idea of a "price" of the reciprocation, the fact that it's not the thought that matters, but the actual reach potential a share has, according to the number of contacts someone has. I'm not sure this is actually valid for everyone, which is probably why many don't feel the obligation to reach the same amount of people by commenting, liking and sharing more posts. It would be interesting to know what Marjorie thinks about this.
Across social, we find the "suck ups" sucking up to the A-listers (something that Margie has often lamented) and these people do so because they know an A-lister's mentioning them is valuable. For example, if Paulo Coehlo or Dita Von Teese mentions your blog post, you might get 100,000 visits+ in the next 24 hours. Or 2,000 followers to your Twitter account. Overnight! So, as a matter of fact, no one who knows and does social is so naive or obtuse that they do not see the value of a mention by someone with a larger reach and audience. But allow me to suggest that most of us will enjoy greater gains and faster growth of online presence if we provided persistant and faithful equity of value to each other in a community of 100-300 active social participants. You can build such a community here.
We can defy the stars and fate - if we dare. Together.
Great bllog I enjoyed reading
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