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domenica 7 aprile 2013
#Comizidamore: Donne italiane, tra #femminicidi e benaltrismo
Nelle ultime settimane il nostro Paese s'è colorato, almeno per qualche giorno, di rosa con la nomina di Laura Boldrini alla Presidenza della Camera. Una elezione storica se pensiamo che lei è solo la 4° Presidentessa donna della Camera.
Storica anche perché il nostro Paese, (anche) sul fronte femminile, ha gravi lacune. Dai diritti all'occupazione, alla stessa considerazione dell'essere donna, l'Italia non è un Paese europeo.
Si parte dalla violenza (più di 100 donne uccise all'anno dai propri partner, senza contare le migliaia che denunciano violenze verbali e fisiche di ogni genere) passando per la partecipazione delle donne alla vita pubblica (tra i più bassi dell'area OCSE) e finendo all'occupazione (solo meno della metà lavora, con dati ancora più pesanti nel Meridione). Dati che angosciano. Che dovrebbero far riflettere tutti. Invece no, assistiamo solo a spot propagandistici di ogni genere. Come sulla lotta al femminicidio, dove si parla di generici ed irritanti «leggi contro il femminicidio». Come se il maschilismo, il machismo, l'ignoranza possano essere combattuti o cancellati a colpi di legge e non con efficaci campagne culturali che partano dalle istituzioni, dai media passando per scuola e famiglia.
Mi chiedo e vi chiedo: come possiamo pensare di debellare questa rozza ignoranza se persino il Capo dello Stato, nello scegliere 10 personalità in grado di rendere meno complicata la crisi istituzionale, non trova neanche una donna da inserire in quella lista? È mai possibile che questo Paese (che, ricordo, vede oltre la metà della popolazione di sesso femminile) non esprima figure femminili in grado di dare risposte serie e soddisfacenti alla crisi del Paese? No, non ci credo. Non è possibile. E fa rabbia leggere e sentire commenti benaltristi del tipo «guardiamo alle competenze, non al sesso»: con questa solita scusa, a pagare è sempre e solo la donna, in questo Paese.
La verità è che questo benaltrismo è la maschera più insolente del maschilismo del nuovo millennio. Ed è vero che in questo Paese, purtroppo, ci sono sempre più maschi e meno uomini. Maschi deboli, che tentano di sopraffare l'indiscussa sensibilità femminile (tranne fisiologici casi negativi) con la propria forza fisica.
Ed allora, e concludo, fino a quando la mentalità femminile non sarà riconosciuta al pari di quella maschile, questo Paese non vedrà mai la luce in fondo al tunnel. Perché l'Italia, checché se ne dica, è donna.
Fabio Nacchio | @NorthernStar88
Italian women, between femminicide and benaltrism
During the last few weeks our country has been colored, at least for a few days, of pink, with the nomination of Laura Boldrini as President of the Chamber. A historical election if we think that she is only the 4th female President of the Chamber.
Historical also because our country, (also) on the femminine front, has some serious problems. From rights to employment, to the very consideration of the woman, Italy is not an European country.
It starts with the violence (more than 100 women killed every year by their partners, without even counting the thousands who file for verbal or physical violence of every kind), to the participation of women in the public life (among the lowest in the OCSE area) and finally with employment (only less than half works, with even more serious percentages in the South). Numbers that anguish. That should make us think. But no, we only assist to propaganda spots of every kind. Like on the femminicide fight, where they talk about generical and irritating "laws against femminicide". As if maschilism, machism, or ignorance could be fought or erased with laws, rather than with effective cultural campaigns that start with institutions, media, school, and family.
I ask myself and I ask you: how can we think to fight this rough ignorance if even the President, in choosing the 10 personalities capable of making less complicated this institutional crisis, couldn't find even one woman to put in the list? Is it possible that this country (which, I remind you, has more than a half of female population) couldn't express femminine figures capable of giving serious and satisfying answers to the crisis of the Country? I can't believe it. It's not possible. And it makes me angry to read certain benaltrist comments like "we look at competence, not gender". With this same old excuse, the woman is the only one to ever pay the price in this country.
The truth is that this benaltrism is the most insolent mask of the maschilism of the new millennium. And it is true that in this country, unfortunately, there are more and more males and les men. Weak males, who try to overcome the indiscussed femminine sensibility (except for physiological negative cases) with their physical force.
And then, and I finish, until the femminine mentality won't be recognized at the same level with the male one, this country will never see the light at the end of the tunnel. Because Italy, in spite of everything, is woman.
Fabio Nacchio | @NorthernStar88
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1 commento :
la terza. la Boldrini è la terza, non la quarta.
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