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— Il Triste Mietitore (@TristeMietitore) 08 maggio 2013
lunedì 1 aprile 2013
Non basta crederci per rendere veri i fatti!
Le credenze sono una cosa strana. Basandosi su una credenza, le persone farebbero qualsiasi cosa. Per secoli, le persone hanno creduto che la Terra fosse piatta e che ci fossero orribili mostri che dimoravano agli angoli della Terra, quindi non osavano viaggiare troppo lontano dalle loro terre.
Per un altro periodo di tempo molto lungo, le persone hanno creduto che ci fosse una scorciatoia per andare da una parte all'altra. Questo ispirò persone come Cristoforo Colombo a rischiare la vita e viaggiare attraverso oceani che nessun europeo aveva mai navigato prima. Abbiamo parlato qui di come i conquistadores spagnoli abbiano viaggiato per tutto il Nord America cercando le città d'oro. Hanno rischiato le loro vite e ucciso molte persone a causa di questa singola credenza.
Nel mondo moderno, possiamo pensare di essere immuni a queste azioni folli basate su una singola credenza, ma lo siamo davvero? Nel mondo dei social media, molte aziende si buttano su ogni nuova piattaforma basandosi sulla credenza che una qualsiasi di queste possa essere il loro proiettile d'argento. Se questo non funziona per l'azienda (e la maggior parte delle volte non funziona), quella credenza non sembrerebbe altrettanto sciocca, col senno del poi, come credere che ci sia un passaggio segreto che collega un estremo del continente Nord Americano all'altro?
Nel mondo moderno, portiamo le nostre credenze sulle piattaforme online e diamo voce alle nostre opinioni in un modo in cui probabilmente non lo faremmo mai nelle nostre vite normali offline. Ci teniamo strette le nostre credenze, le verbalizziamo, le difendiamo online, arriviamo al punto di litigare per esse online. Se cambiamo idea più tardi, oppure se si dimostra che avevamo torto (hey, potrebbe capitare), le nostre azioni e credenze non sembrano sciocche col senno del poi?
Non c'è nulla di sbagliato nel credere appassionatamente in qualcosa, è chiaro. Ma nel mondo online, rischiamo la nostra credibilità e a volte anche la nostra reputazione se ci lanciamo al galoppo in un'azione o una converesazione basata su una credenza piuttosto che sulla conoscenza. In alcuni casi, quel rischio potrebbe sembrare accettabile. La possibilità di trovare città d'oro perdute sembrava un rischio appropriato per i conquistadores. Trovare un Passaggio sembra a un rischio appropriato per gli esploratori del XV secolo. Alla fine, sebbene non siano riusciti nel raggiungere il loro scopo, li conosciamo comunque per quello che i loro errori hanno insegnato al mondo. Ma possiamo ancora permetterci questo lusso? Possiamo permetterci di aspettare e vedere se le nostre azioni, anche se errate, aprono le porte verso qualcosa di grandioso e inaspettato?
Gli esseri umani continuano ad agire basandosi sulle sensazioni di pancia. Basandosi sulle credenze. Basandosi sulle intuizioni. Potrebbe essere il nucleo della nostra grandezza. Potrebbe essere ciò che ci insegna di più di qualsiasi cosa facciamo. Ma di nuovo, specialmente in un mondo online che non dorme mai, questa tendenza nel seguire le nostre credenze potrebbe essere anche la nostra rovina.
Cosa ne pensate? E' sempre una buona idea buttarsi su qualcosa in base a ciò che crediamo? E' meglio essere più misurati, più ponderati, e forse un po' più lenti a reagire? Quale strada scegliete? Cosa credete?
Marjorie Clayman | @margieclayman
Believing does not make it so
Belief is a funny thing. Based on a belief, people will do all sorts of crazy things. For centuries, people believed that the earth was flat and that there were horrible monsters living at the corners of the earth, so they dared not travel far from their homelands. For another long period of time, people believed that there was a shortcut that could take you from one side to another. That inspired men like Christopher Columbus to risk life and limb, traveling across oceans that had never been navigated by Europeans before. We have talked on this blog about how Spanish conquistadors traveled all across the North American continent looking for hidden cities of gold. They risked their lives and killed many people because of this one single belief.
In the modern world, we may think we are immune to these crazy actions based on single beliefs, but are we really? In the world of social media, many companies jump on to every new platform based on the belief that any one of those platforms could be their silver bullet. If that does not work out for the company (and most of the time it doesn’t) wouldn’t that belief seem just as silly, in retrospect, as believing there is a secret passage connecting one edge of the North American continent to the other?
In the modern world, we carry our beliefs on to online platforms and voice our opinions as we probably never would in our regular offline lives. We cling to our beliefs, verbalize them, and defend them online, even getting to the point where we fight over them online. If we change our minds later, or if we are proven wrong (hey, it could happen), don’t our actions and beliefs seem silly in retrospect?
There is nothing wrong with believing things passionately, of course. But in the online world, we risk our credibility and sometimes even our reputation if we rush full throttle into an action or conversation based on belief rather than knowledge. In some cases, that risk may seem acceptable to you. The possibility of finding lost cities of gold seemed like an appropriate risk for the conquistadores. Finding a Middle Passage seemed like an appropriate risk for 15th century explorers. In the end, while they did not all succeed in reaching their ultimate goal, they are still known to us because of what their mistakes taught the world. Do we still have that luxury though? Can we afford to wait and see if our actions, even if misguided, open the door to something great and unexpected?
Humans continue to act based on gut instinct. Based on beliefs. Based on hunches. It may be at the core of our greatness. It may be what teaches us the most, more than anything else we do. Then again, especially now in the never-sleeping online world, this penchant for following our beliefs could be our undoing.
What do you think? Is it always a good idea to jump into something based on what you believe? Is it better to be more measured, more deliberate, and maybe a little slower to react? Which path do you choose? What do you believe?
Marjorie Clayman | @margieclayman
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